Andrea Schiavone, tra pizza e arte - Le Cronache
Cronaca

Andrea Schiavone, tra pizza e arte

Andrea Schiavone, tra pizza e arte

Andrea Schiavone con la moglie Tiziana De Rosa gestisce da molti anni, sul lungomare di Salerno, nelle vicinanze di Piazza della Concordia, il ristorante pizzeria PIZZA PIU’.

Schiavone, oltre ad essere un ottimo Chef, è conoscitore e restauratore di mobili antichi e si diletta di pittura: suoi i quadri moderni presenti nel locale.

Questa attività è il proseguimento di una attività familiare, potendo modificherebbe qualcosa nel percorso che la ha portata sin qui?

“Devo dire che ho avuto un perscorso di vita che mi ha portato naturalmente ad aprire il ristorante pizzeria PIZZA PIU’.

E’ vero che, da ragazzo, mi sono maggiormente interessato alle antichità: mobili, statue, quadri ed anche libri, ne avevo centinaia, andavo anche a fiere e mostre, una passione innata per l’arte antica; contestualmente aiutavo mio padre, nella sua pizzeria, insieme ad i miei fratelli.

La crisi che, anni fa, ha colpito il settore dell’arte antica, mi ha quindi portato a dedicarmi a quello che già facevo, ci ho solo messo più impegno, non era qualcosa di nuovo insomma.”

In città bar, pizzerie, ristoranti sono un po’ ovunque, ritiene che un giovane faccia bene ad affacciarsi in questa tipologia di attività?

“Considerando la situazione attuale, la instabilità economica che ti rende estremamente difficile qualsiasi previsione, la normativa del settore alimentare complicata, il crescente e continuo aumento delle allergie alimentari che ti impongono una attenzione costante sui prodotti e sulle necessità dei clienti, la vita sacrificata derivante dalla tipologia di attività, non consiglierei ad un giovane di intraprendere questa strada.”

Più pizzeria o più ristorante, la città ed il turista cosa richiedono ad una attività come la sua?

“La città è ormai satura, ovunque si passeggi ci sono bar, pizzerie, friggitorie, ristoranti.

Diciamo che, avendo l’attività la doppia veste di pizzeria e di ristorante, si ha una compensazione ed integrazione: la sera più pizzeria, a pranzo più ristorante.

Alla mia attività, tanto che si parli di pizzeria che di ristorante, viene richiesto freschezza e qualità nei prodotti utilizzati, piatti tipici in special modo di pesce, cortesia e celerità nell’essere serviti; l’esperienza, il modo di concepire l’attività, la conduzione familiare ci permettono di offrire tutto quanto ci si aspetta da noi.”

La pandemia e la crisi energetica cosa hanno comportato e cosa ancora comportano nel suo settore?

“Di per sè la pandemia di COVID aveva già portato non pochi problemi; la clientela affezionata ed la conduzione familiare dell’attività hanno permesso, in un certo qual modo, di limitare i danni, anche se ingenti; la crisi energetica sta purtroppo rendendo la situazione ancora più critica, speriamo di superare anche questa nuova sfida.”

Che visione ha per il futuro?

“Ahimè, devo essere pessimista, anche se la vita mi ha insegnato a lottare, a non arrendermi, a tenere la testa alta. Questa volta non so come finirà!”