di Erika Noschese
«Nel 2024 sarà possibile raggiungere la provincia di Salerno anche grazie all’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi: i primi voli si registreranno in estate come prevede il cronoprogramma». Parla così Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno e a capo di Unioncamere commentando l’annuncio fatto dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nei giorni scorsi. «Ovviamente, nessuno può immaginare si vada da zero a cento in poco tempo, sarà una graduale crescita come doveroso che sia – ha aggiunto il presidente Prete – L’aeroporto di Napoli è al limite della capienza, Salerno diventa il proseguo naturale e non è un caso che uno degli spot è: un aeroporto due piste perché una è Napoli l’altra sarà Salerno». Il presidente Prete ha poi acceso i riflettori sul fattore turismo in provincia di Salerno che oggi fa registrare una lieve flessione e sconta, forse, anche le conseguenze di una guerra che mette in crisi diversi settori: «Questi fenomeni a cui stiamo assistendo in questo mondo penalizzano ma è difficile quantificare il danno perché il turismo ha anche un po’ modificato le attenzioni della gente: non tutti vanno dappertutto ma molti preferiscono selezionare le location in cui trascorrere i loro giorni di relax anche in base a rischi che oggi si potrebbero avere ma che un tempo non avevano peso nella scelta del viaggiatore», ha detto infatti il numero uno della Camera di Commercio di Salerno e Unioncamere. Prete, tra le altre cose, ha ribadito l’importanza di collegare il turismo con l’enogastronomia, la cultura come accade con la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Salerno in programma al Next fino al prossimo 5 novembre. «Il primo motivo che spinge il viaggiatore a raggiungere un determinato Paese è proprio il patrimonio artistico e culturale che lo caratterizza, in un secondo momento l’aspetto paesaggistico e infine quello enogastronomico – ha sottolineato Prete – Sono tre aspetti di grande rilievo ma il primo è sicuramente il fattore decisivo. Questa fiera si connota per il suo rilievo, noi come sistema camerale l’abbiamo sempre sostenuta così come la Regione Campania». E tornando al fattore turismo, il 2023, complice anche il post pandemia, è stato un anno molto positivo, «i risultati sono stati ottimi per i turisti stranieri, c’è stata una leggera flessione per quanto riguarda il turismo italiano ma le motivazioni sono tante e certamente l’inflazione ha impattato sul potere d’acquisto delle famiglie ed era prevedibile registrare un calo da questo punto di vista». Il leader di Unioncamere ha ricordato che «il nostro è un territorio ricco di attrazioni dal punto di vista artistico, paesaggistico ed enogastronomico. I motivi per venire in Italia sono tanti e le istituzioni non possono che sostenere scelte come queste fermo restando che gli operatori del settore turistico devono fare la loro parte perché solo così si registra l’importante afflusso di turisti e tra di loro c’è chi, magari, decide di tornare in Italia per la seconda volta e fare nuovamente tappa nella nostra provincia».