di Erika Noschese
Non solo Zone economiche speciali ma anche massima attenzione all’ambiente, puntando tutto sulla sostenibilità, anche grazie ai fondi del Pnrr. Il porto di Salerno – nonostante il lockdown e la pandemia, ancora oggi in corso – fa registrare un segno positivo, recuperando quanto perso in due anni e, addirittura, aumentando la presenza di merci container tanto a Salerno quanto a Napoli. Un risultato importante raggiunto grazie all’eccellente lavoro di Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di sistema del mare Tirreno centrale. L’occasione, per Annunziata, di fare il punto della situazione è quella di domani con il Sea Sun, l’evento musicale è promosso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale in collaborazione con l’amministrazione comunale al Sottopiazza della Concordia di Salerno con il deputato del Pd, Piero De Luca che da tempo lavora alle Zes, portando la vicenda in parlamento e presentando emendamenti. Intanto, con le Zes si lavora ad ampio raggio: le aziende che scelgono di insediarsi potranno infatti sfruttare gli edifici poco usati o dismessi presenti nei porti di Napoli, Salerno e Castellammare e sono circa 59 edifici (uno su tre di quelli totali) parzialmente usati, poco usati o dismessi da tempo. L’Autorità di sistema del mare Tirreno centrale ha infatti diffuso uno studio commissionato al Cnr con la formula del partenariato pubblico/pubblico per avere un quadro completo tecnico della consistenza del patrimonio dei tre porti campani. “Abbiamo tra le mani uno strumento che consenta di meglio orientare le scelte dei piani regolatori portuali. Uno strumento che può servire anche da confronto con gli enti locali per le scelte di natura politica visto che molti di questi manufatti ricadono sulle zone di confine tra i porti e le città che li ospitano”, ha dichiarato il presidente Andrea Annunziata, evidenziando che sono stati individuati 27 edifici di interesse storico e architettonico; 22 siti di archeologia industriale e ben dieci spazi cerniera, vale a dire porzioni di territorio che sono a cavallo tra le città e i porti. Presidente, un importante incontro sulle Zes in Campania. Al centro resta la necessità di offrire incentivi per i giovani che decidono di investire sul nostro territorio… “Intanto, riprendiamo la festa annuale, una tradizione per fare il punto della situazione. L’argomento è importantissimo perché quest’anno riguarda le zone economiche speciali con un briciolo di polemica per quanto riguarda il porto perché uno solo, in Italia, può avere questo vantaggio, tipo Trieste ed è giusto che si apra anche agli altri porti italiani; noi parliamo per la Campania, anche noi vorremmo il porto franco, qualcosa in più delle Zone Economiche Speciali. Facciamo il punto della situazione, dopo due anni di lockdown e una pandemia in corso: siamo consapevoli della grande attenzione che dobbiamo sempre avere ma dobbiamo trasmettere anche un po’ di ottimismo visto che in pochi anni abbiamo recuperato quanto perso durante il periodo restrittivo a causa della pandemia. Le merci container sono in aumento, abbiamo recuperato non solo quanto perso ma vi è un aumento del traffico merci e persone, rispetto alla pre pandemia, sia su Napoli che su Salerno; quest’ultima, possiamo dirlo, vola e appena saranno pronte tutte le infrastrutture – a cominciare da Porta Ovest fino al sistema logistico integrato – si perfezionerà il trasporto merci, il movimento delle persone e delle merci in un ambito industriale che richiede massima attenzione perché siamo in città; il documento di pianificazione strategica è stato approvato sette mesi fa dal governo nazionale con l’obiettivo di aumentare le attività economiche ma facendo attenzione alla sicurezza e all’ambiente: a Napoli e Salerno è evidente che non possiamo non lanciare uno sguardo alla città con un’attenzione maggiore. Le zes hanno l’obiettivo di semplificare tutto, in capo al commissario e al comitato d’indirizzo, formato dal presidente dell’autorità di Sistema più i rappresentanti, ovvero il presidente degli Industriali della Regione e due rappresentanti del governo nazionale. Si tratta di un organismo molto snello, in capo al commissario e – con questa legge – consente di semplificare la procedura; pochi ci credono, si parla di Zes da qualche anno ma sono convinto che sarà il vero volano per lo sviluppo, grazie alle tante idee di giovani e imprenditori, di start up di piccolo livello economico che avranno la possibilità di misurarsi con procedure così snelle, adeguandosi ai tempi dei giovani. Sul piano culturale, questa è una visione diversa della vita, dell’attività lavorativa e noi vogliamo dare un atto di fiducia in più perché, nonostante le difficoltà burocratiche, aumentiamo sempre di più e questo migliorerà con le Zone Economiche Speciali dove i porti, l’aeroporto e le aree industriali avranno dei vantaggi enormi”. Ci sono interventi in corso al porto per un rilancio della città, a livello economico ma anche e soprattutto turistico… “Certo, noi abbiamo una previsione di spesa abbastanza importante nel porto di Salerno che viene fuori dal Pnrr per cui sarà potenziato il reparto crocieristico, così come sarà consolidata ancora di più qualche banchina che necessità di un’attenzione in più; pensiamo di potenziare tutta la parte crocieristica perché, per Salerno, abbiamo sempre più richiesta da parte degli armatori. Con il Pnrr completiamo quest’ora che va incontro alle necessità che richiedono i tempi che viviamo, puntando a nuove infrastrutture. Sarà l’occasione per festeggiare un altro aspetto importante, sempre in relazione al binomio porto città, guardando all’ambiente elettrificando le banchine e ciò significa non tenere più le navi con i motori accesi ma per fare questo non vorrei avere solo elettricità prodotta dal consumo di carbone perché spostiamo l’inquinamento in qualche altro territorio e noi dobbiamo ricavare energia alternativa dal sole, dal vento quanto più possibile e Salerno è pioniera in questa. Siamo quasi pronti, dopo dieci anni, per un meccanismo che, allora, era rivoluzionario ma ancora oggi lo è visto che siamo ancora gli unici che lo hanno adottato: la nuova imboccatura del porto di Salerno è stata realizzata già, insieme ai dragaggi, con tante “casette” che contengono meccanismi che – dal moto ondoso – riceveranno una forza tale che creerà energia e questo ci consentirà di illuminare il porto. Siamo un esempio ovunque e il porto di Salerno registra sempre questa eccezionale performance, il primo in Europa per traffici commerciali e crocieristici rispetto agli spazi che ha; nessun porto riesce a fare volumi di tal specie su un territorio così. Futuro roseo nonostante i tanti problemi burocratici”. Con le zes, lo abbiamo già detto, si prevedono incentivi per i giovani che investono sul territorio campano… “Noi abbiamo concluso un accordo con alcune banche – alcune hanno messo a disposizione circa un miliardo e mezzo – per finanziare le idee e c’è la possibilità di uno sgravio fiscale. I giovani devono fare attenzione a questo momento, guardare con fiducia perché ce la faremo”.