“Ancora ti chiamerò trottolino amoroso…”De Luca diserta, fischiato il sindaco Napoli - Le Cronache
Ultimora

“Ancora ti chiamerò trottolino amoroso…”De Luca diserta, fischiato il sindaco Napoli

“Ancora ti chiamerò trottolino amoroso…”De Luca diserta, fischiato il sindaco Napoli

SALERNO – Una piazza colorata di granata. Tanti, tantissimi, poco meno di diecimila, tra bandiere, magliette, fumogeni e cori per celebrare la salvezza della Salernitana. È stato un successo di passione e calore l’evento organizzato dalla Salernitana in tempi davvero rapidi. Piazza della Concordia, come nel 1990, nel 1995 e nl 1998 si è trasformata in una sezione distaccata prima del Vestuti e poi dell’Arechi. Sono cambiati i presidenti, i giocatori, come cantano gli ultras, ma la passione per la squadra è rimasta immutata, forse anche cresciuta, dopo alcuni anni bui. Vedere tanti bambini vestiti di granata, appassionati e tifosi, è indubbiamente la vittoria più bella per la società del presidente Iervolino: un patrimonio da valorizzare e da non disperdere, da cui ripartire verso nuovi traguardi, con la speranza che di anno in anno ci si possa riunire a fine stagione per celebrare e festeggiare l’amore per la maglia granata. Come in questo primo giugno che ha regalato un’altra cartolina storica da tramandare a testimonianza dell’amore di questa città per la sua squadra di calcio L’inno “Unica Stella” cantato e realizzato dal coro dell’Alfano I. La serata, iniziata con qualche minuto di inevitabile ritardo complice il traffico che ha paralizzato la città e rallentato l’arrivo della squadra e della dirigenza granata, è stata presentata dallo speaker dell’Arechi, Luca Scafuri, accompagnato dall’ad Maurizio Milan in versione showman: “Un sogno fantastico, una serata speciale organizzata in appena 48 ore, ringraziamento a De Luca, prefetto, questore, il sindaco Enzo Napoli, le forze dell’ordine”. Il primo a salire sul palco è stato Emiliano Di Gianni, rappresentante del team esports della Salernitana. Poi è stato il turno della squadra della squadra Salernitana for Special, guidata da Carlo Noviello, seguita, poi dai ragazzi del settore giovanile, sia maschile sia femminile. “Speriamo possano essere i campioni del domani – ha dichiarato Milan che ha chiesto un applauso particolare per l’Under 14, prima classificata in questa stagione. Poi l’ad granata ha presentato il responsabile del settore giovanile come colui che ha realizzato un sogno, riformando un settore giovanile che ha comunque visto la retrocessione della squadra Primavera: “Alcune squadre bene, altre meno – ha dichiarato proprio Colantuono – lavoro in evoluzione e non ci fermiamo. Sono contento perché tutti gli avversari ci hanno sempre fatto i complimenti per l’educazione e i valori dei nostri ragazzi. L’anno prossimo faremo cose importanti”. Nel frattempo, i cori degli ultras hanno decisamente acceso la serata di festa così come i videoclip, davvero emozionanti, realizzati dalla Salernitana. Per quanto riguarda la musica, il primo a salire sul palco è stato Napoleone che ha preceduto l’ovazione per il presidente Iervolino che ha ripercorso il campionato, lodando Paulo Sousa e il ds De Sanctis. Ovazione inevitabile anche per la squadra, con Dia unico assente, causa operazione che ha mandato un videomessaggio. Presentata anche le maglie della prossima stagione, la prima classica granata la seconda bianca con macchie celesti. Sul palco spazio anche Lady Iervolino e all’avvocato Fimmanò. Il sindaco di Salerno Enzo Napoli è arrivato in ritardo ed è salito sul palco accolto da tanti fischi. Inevitabile che la questione Arechi abbia influenzato l’umore della piazza. Fischi c’erano stati anche per il presidente della Regione De Luca e all’amministrazione comunale, quando sono stati citati a inizio serata tra i ringraziamenti generali da parte dei conduttori. Il clou, dichiarazioni a parte, dal punto di vista emozionale è stato l’arrivo sul palco di Mietta, omaggiata di una maglia granata. “Sono contenta di essere qui, dopo tanti anni – ha dichiarato Mietta, pochi minuti prima di salire sul palco – Io non canterò, canterà la tifoseria e questa per me è una gioia infinita. Sono affezionata tantissimo a questa città e a questa tifoseria”. Sulle note di Vattene Amore, 33 anni dopo, si è raggiunto l’apice con la serata che poi si è chiusa con le canzoni di Gianluca Grignani dinanzi ad una piazza sempre più innamorata della Salernitana.