di Erika Noschese
Ancora un’aggressione ai danni di un dipendente del trasporto pubblico locale. Nella serata di ieri, in piazza Flavio Gioia ad Amalfi, il conducente della Sita Sud è stato aggredito da un utente. Quest’ultimo, infatti, impossibilitato a salire a bordo del mezzo, a causa dell’eccessivo affollamento di turisti dettato anche dall’ennesimo guasto alla linea ferroviaria. Al diniego del conducente che dichiarava l’eccessivo affollamento del bus, un turista ha colpito con pugni la porta del bus infrangendo i vetri. Gli stessi sono finiti su viaggiatori ed autista. Sul posto, le forze dell’ordine che hanno provveduto ad identificare il turista mentre per il dipendente Busitalia è stato necessario fare ricorso alle cure mediche. Ad esprimere preoccupazione rispetto all’ennesimo episodio di violenza il segretario regionale della Filt Campania e il segretario generale della Filt Salerno, rispettivamente Carlo Finozzi e Gerardo Arpino «Nonostante i tavoli istituzionali ancora si riesce a garantire un servizio di Tpl efficiente e sicuro sulla Costiera Amalfitana, nonostante la stagione estiva sia quasi nel pieno, diventa sempre più prodromo di disagi e poca sicurezza. Oggi un utente, che non è riuscito a salire sul autobus a causa del sovraffollamento, ha dato in escandescenza e ha colpito più volte con violenza il vetro della porta del mezzo, chiusa dal conducente per non compromettere la sicurezza a bordo del veicolo, mandandolo in frantumi. Queste scene ormai di “ordinaria follia” si vivono quotidianamente sul Capolinea di Amalfi che, anche e soprattutto a causa della riduzione degli stalli di fermata per gli autobus di linea, è diventato insicuro – hanno dichiarato Finozzi e Arpino – Le problematiche che questo “piazzale” si porta dietro da ormai diverso tempo non si limitano al solo alla riduzione degli stalli, ma a tutto quanto possa essere utile a garantire agli autisti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e, nel contempo, possa permettere all’utenza di accedere ai servizi in maniera facile e sicura, senza sfidare la sorte nel cercare di individuare l’autobus su cui salire. È nostra opinione che la città e le istituzioni dovrebbero adoperarsi, insieme alle società di trasporto pubblico, partendo proprio dalle infrastrutture per garantire un’elevata qualità del servizio, in particolare in aree dove il trasporto su gomma rimane insostituibile per il soddisfacimento di numerosi bisogni, essenziali e non. Pertanto, nell’esprimere piena solidarietà al conducente vittima di tale episodio dichiariamo il nostro poco interesse alla ricerca dei colpevoli, ma chiediamo nell’immediato un tavolo congiunto con tutti gli attori coinvolti per trovare una soluzione idonea a ripristinare condizioni di sicurezza e di efficienza e far sì che questo “piazzale” sia visto come una risorsa su cui investire e diventi un vero Terminal, oppure trovare soluzioni alternative che siano esempio di sicurezza e di accoglienza».