di Salvatore Memoli
Tutte le volte che vedo Amadeus in televisione, soprattutto negli ultimi anni di Sanremo provo un piacevole sentimento di soddisfazione, pensando dove sia arrivato quel giovane commilitone che conobbi a Salerno. Fummo amici per un tempo, poi la vita ci ha divisi per rincorrere i nostri rispettivi progetti di vita che ci hanno accompagnato per sentieri diversi, con obiettivi diversi, ma con quella genuina freschezza di valori che ci riconoscemmo entrambi.
Ci incontravamo la sera, come una normale abitudine di vecchi amici, dopo che la libera usciva ti consentiva di venire in centro città. Non conoscevi niente di Salerno e mi raccontasti il tuo legame con la Sicilia dei tuoi genitori e la tua vita a nord con nel cuore sentimenti di famiglia sana e tanti progetti ed aspirazioni. Mi convincevi del tuo legame con il Sud, con tanta parte di cultura che ti ricordava la tua famiglia. Ti ascoltavo attento ed ora ho capito tante cose, dopo molti anni. Avevi già allora una grande capacità di affabulare, di raccontare, con il tuo super legame con la musica, le discoteche e la radio. Eri un disk jokey e ti mancava il tuo mondo, durante i tuoi mesi di leva militare. Sinceramente non mettevo in collegamento tutte le cose che raccontavi però mi ponevi tante domande sulla città, sulle organizzazioni dei giovani, le discoteche e le radio. Mi feci informare dai miei amici su tutto per essere all’altezza delle tue richieste. Ricordo che camminavamo molto a piedi, ti feci conoscere via dei Mercanti, il Centro storico, via Duomo, il Duomo ed il laboratorio dove si muovevano i primi passi per realizzare il Presepe dipinto di Mario Carotenuto, di cui rimanesti molto attratto. Non ho un preciso ricordo degli amici che ti presentai però ricordo la tua capacità di essere subito empatico, con le tue capacità di approfondire ogni conoscenza. Il mio ricordo è fermo in particolare a quelle serate trascorse a Piazza San Francesco, anzi sul piazzale della Chiesa dell’Immacolata, dove avevo tanti amici che s’incontravano dopo lo studio, quasi tutte le sere. Ti integrasti subito e ti piacque la nostra Chiesa, retta dai Padri Cappuccini, nella quale ti ho visto raccolto in preghiera. Poi, come era naturale, da ragazzi non si dava importanza a tante sfumature delle scelte di vita impegnative ma col tempo ripenso alla bella persona che sei e che eri già allora! Non scrivo questi ricordi per un’ostentazione che non serve a me e certamente non serve a te che sei un vip apprezzato dello spettacolo. Quanto a me ho avuto soltanto il piacere di condividere con te il nostro tempo libero, in un tempo in cui ero da poco in riserva come Ufficiale di Complemento. Riuscivo a capire i tuoi disagi della lontananza dalla famiglia. Insieme avevamo il tempo di mangiare qualche pizzetta e un paio di volte siamo stati a mangiare al Vicolo della Neve, perché tenevo che conoscessi la gastronomia salernitana.Apprezzasti molto la nostra buona cucina. Devo dire orgogliosamente che una sera con altri amici ti feci scoprire la città vista dall’alto, dal Masso della Signora, ci fermammo a guardare i punti noti della nostra città ed io te li descrissi come una guida provetta. Ricordo che mi parlavi di Verona e dei tuoi interessi a Milano, mentre avvertivo che le tue radici erano sparse in più località, come anche dei tuoi mille mestieri con nel cuore quel tuo grande amore per la musica. Poi non so perché non ci siamo più visti, dopo esserci sentiti a telefono per un tempo e quando ti ho rincontrato ci ha sempre diviso da me come ci divide il plasma di un televisore.
Sinceramente applaudo alla tua bravura professionale e non mi sorprende scoprire la tua profonda umanità, sei l’antidivo che spiazza tutti e che rende orgogliosi quelli che ti conoscono. Ti guardo e ritrovo il ragazzo che ho conosciuto, la stessa semplicità.
Ora è vero che sei preso da mille impegni, però non ti pare che merito una tua visita ed una stretta di mano per ricordare un tempo bello che hai trascorso con gente di Salerno che ti ha fatto sopportare bene la Naja e ti ha fatto conoscere una città che non ha niente in meno della Sanremo che ami?! Con l’amicizia che hai sempre meritato, vieni a trascorrere qualche giorno a Salerno. Farà bene a tutti.