All'Amico Silvano - Le Cronache
Salerno

All’Amico Silvano

All’Amico Silvano

In “Paticità e indifferenza” è espressa la proposta di Aldo Masullo di una filosofia dell’emozione vissuta, di una patosofia come “sapere del senso”  volta, contro l’evidente deprivazione emozionale che è riscontrabile negli atteggiamenti psicologici e morali contemporanei; deprivazione patica, insensibilità alla differenza, che ha il suo fondamento nell’illusione della ricerca di un senso della vita nelle cose in-differenti e non piuttosto nell’evento del sentire, nell’emozione vissuta. Domenica abbiamo dato l’ultimo saluto a Silvano Florio, in una chiesa di Santa Croce straboccante di rappresentanti di varia Umanità e abbiamo “pathito”, ovvero abbiamo vissuto fortemente l’istante, fermandolo, così, per sempre. Franco Florio ha “pathito” eseguendo col sax alto due song, impreziosendoli dell’emozione del momento, Benito Siano lo storico chef del Tramp Pub di Tonino Piombino, non ha fatto mancare qualche suo brillante lazzo, poiché Silvano è nella sua voce da baritono, il ricordo farà rivivere l’amico per il laico, la preghiera per il religioso, ognuno onorerà la memoria dell’amico con la migliore delle sue espressioni. Luigi Pizza ha tenuto tra i singhiozzi, con grande animo e coraggio l’orazione funebre, una lettera con tante blue notes.

“Silvano carissimo, amico fraterno, mi hai affidato l’amaro pensiero ( lo sapevamo entrambi!)di porgerti l’estremo ed ultimo saluto terreno.E mi accingo,nel dolore che conosci    ,all’ingrato seppur affettuoso compimento.Anche se si fa fatica a crederci!Perché ci riesce difficile accostare a te,con la dinamicitá coinvolgente della tua vita, l’idea di morte. E per questo, viviamo ora uno stramaledetto tempo che assume una coloritura ancora piú insopportabile. Ce lo siamo detti piú volte, in disparate occasioni e soprattutto negli ultimi tempi della tua sofferenza,che spazio e tempo sono semplici ed effimere convenzioni umane.  E che la fisicità annichilisce e si annulla, mentre resta per sempre la nostra anima:a testimonianza indelebile del nostro passaggio!Ed in queste ore, pur di indicibile tristezza e spaesamento, voglio confermarti, e ti consegniamo, intatto, tutto il nostro immutato ed infinito affetto.              E ti affidiamo, ora prezioso custode oltre il tempo, anche la nostra antica ed incondizionata amicizia. Sai bene che, al di lá delle parole, vi sono dolori che non si possono cancellare! Perché non sarà e non potrà essere piú come prima. La tua assenza sarà per tutti noi una ferita dell’anima che stenterà a rimarginarsi:se mai potrà rimarginarsi! Proveremo a sorridere come sorridevi tu. Con l’ironia e la complice leggerezza del tuo sguardo, che ci assicurava sempre una sponda sicura in ogni circostanza. Nelle gioie e nelle sofferenze reciproche. Con te, amico sincero, abbiamo fatto esperienza profonda di umanità autentica. Dimensione indelebile che ci consente di poter disegnare la tua figura con i tratti gentili, apprezzati ed appartenuti ai tuoi amati genitori, della bontà e della generosità. E che ci consentirà, oltre la finitezza umana, di riaverti quando lo vorremo, semplicemente immergendoci nel mare dei ricordi e delle emozioni che ci hanno accompagnato, assieme a tanti altri amici, che sono quí a testimoniarti le condivise emozioni, con animo grato: per il lungo, comune ed intenso tratto di strada. Un percorso illuminato, adesso, ne siamo piú che consapevoli, solo dalle luci intermittenti della nostra intensa nostalgia: matrice infinita di ricordi smarriti, ed alla quale, da questo momento in poi, sarà difficile sfuggire, ma, proprio per questo: una continuità che non si spezzerà! Sei stato un punto di riferimento per tanti di noi: per tutta la tua numerosa famiglia(l’elenco sarebbe troppo lungo!): fratelli, sorelle, nipoti e parenti, ai quali eri sinceramente legato, per i tuoi figli: Simona e Antonio, per la tua affettuosa ed impareggiabile compagna Angela, che ti ha amorevolmente ed incondizionatamente accudito. Penso, in queste ore, tra gli altri, a Tina, Marina, Mario, Romeo, Antonio e Giosi, che ti hanno seguito con grande affetto, e, ancor di piú, nel recente tormento della tua malattia,  che rappresentavano per te appigli forti e sicuri, per i quali mi hai sussurrato, piú volte, la tua infinita gratitudine. A noi, carissimo Silvano, oltre le indefinite emozioni di questo tempo, resta certamente il rimpianto di essere stati anzitempo privati della tua presenza, della tua amicizia, del tuo affetto. Pur consapevoli che il Motore della Storia, anche quella personale di ciascuno di noi, non è una nostra prerogativa, non potrai mai essere fuori dai nostri pensieri e dalla nostra vita! Che Iddio ti accolga nella Sua infinita misericordia. Riabbraccia con gioia tutte le persone care e gli amici che ci hanno preceduto nella dimensione celeste. Veglia sulla tua famiglia e su ciascuno di noi. E che la terra ti sia lieve! Perennemente lieve! Carissimo Amico! Per sempre! Con tutto l’affetto! Gigi

OLGA CHIEFFI

LUIGI PIZZA