Aniello Aliberti continua a dividere Salerno. Sono passati ormai quasi otto anni dal suo addio forzato alla Salernitana ma l’ex patron fa sempre discutere la tifoseria granata. Specialmente quando apre ad un suo possibile ritorno al timone della società dell’Ippocampo. Durante la fortunata trasmissione del lunedì sera “Gli Angeli dalla faccia sporca” condotta da Tommaso d’Angelo e Franco Esposito, Aliberti ha infatti fatto capire di non aver abbandonato il sogno di tornare ad essere il proprietario della Salernitana: «Se tornassi a fare calcio lo farei solo per la Salernitana, anche perchè vorrei riscrivere il finale. E non parlo soltanto del fallimento, ma anche di quello che successe in serie A. Ci furono tanti episodi strani, come ad esempio a Cagliari. Qualcuno forse non fece fino in fondo il proprio dovere…». Parole che hanno nuovamente infiammato la discussione attorno alla figura dell’imprenditore di San Giuseppe Vesuviano. Salerno si è spaccata come ai vecchi tempi tra chi definisce Aliberti come l’unico presidente in grado di portare a Salerno il grande calcio per dieci anni e chi invece indica l’ex patron come il principale artefice del disgraziato periodo in cui è incappata ultimamente la Salernitana. In ogni caso, che sia amore oppure odio, la tifoseria granata non ha dimenticato Aliberti. Anche perchè queste dichiarazioni giungono in una fase molto delicata della gestione Lotito-Mezzaroma ed in particolare della vicenda multiproprietà. La sconfitta in Figc subita la scorsa settimana, che tra l’altro ha sancito la definitiva rottura con Mario Macalli, ha complicato e non poco le cose nell’ottica della partecipazione maggioritaria all’interno della Unione Sportiva Salernitana del numero uno della Lazio e, di conseguenza, di suo cognato. Se le cose dovessero restare così, ovvero con la scadenza della proroga concessa dal Consiglio Federale la scorsa estate, entro il prossimo 30 giugno Lotito e Mezzaroma sarebbero costretti a cedere la Salernitana. Una ipotesi che, per la verità, al momento appare alquanto remota ma che, anche in virtù degli ultimi sviluppi nei rapporti tra Lotito e la tifoseria, potrebbe incredibilmente materializzarsi con l’arrivo della bella stagione e quindi con l’inizio della bagarre iscrizioni. L’avvocato Gentile, non più tardi di una settimana fa, ha predicato serenità: «Lotito non è uno che investe a vuoto, sa quello che fa. Il problema multiproprietà -ha sentenziato il legale- si risolverà». E se lo dice uno che conosce Lotito come le sue tasche, c’è da giurarci che sarà così. Aniello Aliberti dunque dovrà riporre ancora una volta il suo sogno nel cassetto. Ma intanto Salerno, su di lui, resta divisa.
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