ROMA. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha espresso la sua posizione sulla legge Severino nel corso del Question Time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione di Forza Italia sull’applicazione della legge Severino al neo eletto governatore della Campania Vincenzo De Luca.«Ai fini dell’avvio del procedimento finalizzato alla sospensione occorre attendere la proclamazione degli eletti – ha detto Alfano – La sospensione può essere applicata solo nei confronti di chi è già in carica. In tutti i precedenti casi analoghi la sospensione è sempre stata successiva alla proclamazione degli eletti. Gli adempimenti procedurali comportano l’intervento di più amministrazioni per poi concludersi con il decreto del presidente del Consiglio. Verranno curati con sollecitudine». Intanto il movimento 5 Stelle ha presentato un esposto all’Autorità anticorruzione e all’Antitrust per denunciare il conflitto d’interessi del presidente del Consiglio Matteo Renzi in merito alla possibile sospensione di De Luca. A presentare l’esposto i parlamentari campani Girolamo Pisano, Angelo Tofalo, Silvia Giordano, Andrea Cioffi e Isabella Adinolfi, assieme al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, al presidente della commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico e alla consigliera regionale Valeria Ciarambino.«Renzi – spiegano i portavoce 5 Stelle – ricopre un duplice ruolo che palesa un enorme conflitto d’interessi. Deve essere lui a firmare la sospensiva dovuta dalla legge Severino ma è anche la stessa persona che da segretario del Pd ha candidato De Luca, facendo per lui la campagna elettorale». «De Luca non può nominare un vice nè una giunta regionale, lo abbiamo ribadito in più occasioni: non può svolgere il ruolo di presidente della Regione Campania. Per questo dopo aver presentato nelle scorse settimane un esposto in Procura chiediamo anche che Anac e Antitrust si esprimano con parere in merito alla vicenda. Si smetta di prendere in giro i cittadini campani: bisogna tornare subito al voto per fare scegliere ai campani il proprio presidente», conclude il deputato salernitano Girolamo Pisano.
De Luca, intanto, in un’intervista al settimanale Panorama pubblica nel numero in edicola domani 11 giugno.
spiega così quel che potrebbe accadere:«La Legge Severino viola la Costituzione perché vale per i sindaci e i dirigenti e non per la casta di deputati, senatori e ministri (…). Matteo Renzi sarà obbligato a consultare, questo prevede la procedura, il ministro dell’Interno, poi sentirà il ministro degli Affari regionali, poi penso che vorrà sentire l’avvocatura dello Stato perché insomma la faccenda è delicata e non ci sono precedenti e, caspita, stiamo parlando della seconda Regione d’Italia. Dopodiché decide (…). Io invoco un atto di ‘rotturà totale rispetto a questa idiozia di cui stiamo parlando».
«Renzi può approfondire, ma sapendo che se non cambia la legge tutto resterà come prima. Dopodiché decide. Lui (mi, ndr) sospende? Io ricorro alla Corte d’appello di Bari. La quale, di fronte a un analogo provvedimento del presidente del Consiglio, ha rimesso nelle sue funzioni pubbliche un consigliere regionale. Nel frattempo la giunta regionale che io nomino, compreso il vicepresidente, continua a lavorare sulla base del programma votato dai cittadini. Punto».