di Andrea Pellegrino
Chi conosce Renzi sa che il caso Campania, nonostante le frasi di circostanza, non è risolto. Ed il blitz politico potrebbe essere dietro l’angolo. Assodato che De Luca ha vinto le primarie ed accertato che la legge Severino, comunque, creerebbe non pochi problemi all’ex sindaco se dovesse vincere le vere elezioni e che per ora il provvedimento resta così come è, il premier nonché segretario nazionale democrat starebbe preparando il suo piano B. E ragioni politiche e soprattutto di governo, potrebbero indirizzare Renzi verso il suo alleato Alfano. Tant’è che Area Popolare, nonostante gli annunci di alcuni leader locali, ancora deve sciogliere la riserva. E non solo, Angelino Alfano – con Matteo Renzi – starebbe giocando la sua partita più importante: qulla su Italicum e il Governo, in considerazione del possibile rimpasto. Così a Roma potrebbe essere sancito il destino della Campania. Gli scenari, allo stato, sono innumerevoli. Tra questi non si esclude un accordo con il Partito democratico. Ma non la semplice intesa descritta fino ad ora, ma una vera e propria trappola all’attuale candidato Vincenzo De Luca. Se dovesse vincere l’ex sindaco per Matteo Renzi si chiuderebbe ogni dialogo con la Campania e per il suo movimento potrebbe essere una vera e propria disfatta. Il blitz politico studiato con Alfano potrebbe dunque prevedere una iniziale corsa solitaria di Ncd con proprio candidato e l’immediata convergenza di Renzi sul nome del Nuovo centrodestra, giustificata da equilibri politici nazionali e di governo. Alfano così, oltre ad una leadership campana, potrebbe spuntarla sulle modifiche proposte da apportare alla legge elettorale. In cambio, inoltre, di un rafforzamento in seno all’esecutivo nazionale. I nomi che Ncd metterebbe sul tavolo orami sono noti: Nunzia De Girolamo che per ora propende per una intesa con Caldoro e Gaetano Quagliariello che da tempo studia i margini di una intesa con il Partito democratico. Ed il secondo potrebbe essere il favorito dell’operazione chirurgica “Renzi – Alfano”, rispetto alla De Girolamo che sarebbe ricompensata politicamente in altro modo. Fantapolitica? Può darsi anche di sì, seppur lo scenario è in discussione all’interno dei vari ambienti politici da Roma in giù.