di Andrea Bignardi
«Il candidato sindaco sono io». Al momento l’unica certezza sulle prossime elezioni di primavera a Pagani l’ha data Alberico Gambino in occasione dell’ultima assemblea provinciale di Fratelli d’Italia. Unico riferimento di una coalizione di centrodestra, seppur divisa, resta lui il vero deus ex machina della politica paganese, soprattutto alla luce dei numerosi scontri che hanno solcato gli ultimi mesi della vita amministrativa del comune liguorino. Le dichiarazioni di Gambino, al fianco della sua fidata vice Anna Rosa Sessa, poi divenuta sindaco facente funzioni, hanno contribuito a placare – almeno formalmente – il clima belligerante che si era creato in maggioranza, smentendo anche le ipotesi di una candidatura a sindaco di Nicola Campitiello, capogruppo cittadino di Forza Italia che recentemente aveva riconfermato il suo sostegno all’amministrazione uscente. La coalizione che ha portato Gambino alla vittoria a giugno dello scorso anno, prima della decadenza, è da tempo divisa, con la Lega ormai confluita all’opposizione ad eccezione di Vincenzo Violante, entrato a pieno titolo in Fratelli d’Italia. Senza contare poi la candidatura del civico Lello De Prisco, sostenuta, tra gli altri, dai moderati ex bottoniani e da alcuni fuoriusciti di Forza Italia, che potrebbe essere determinante anche nella prossima contesa elettorale. Il centrosinistra, “orfano” di Salvatore Bottone, che sarà candidato al consiglio regionale tra le fila del Partito Socialista Italiano, potrebbe puntare – stando alle indiscrezioni più ricorrenti – su Pasquale Sorrentino (nella foto), che ha recentemente aderito ad Italia Viva, la formazione politica di Matteo Renzi, o Aldo Cascone, che ha più volte ricoperto il ruolo di assessore. Nessun nome per il momento da parte del Movimento 5 Stelle, che per il momento può contare sull’incisiva azione di opposizione alla giunta esercitata dal consigliere Santino Desiderio.