Alberi monumentali nazionali di Ravello grazie ad una insegnante di Nocera Superiore - Le Cronache Nocera Superiore
Nocera Superiore Ravello

Alberi monumentali nazionali di Ravello grazie ad una insegnante di Nocera Superiore

Alberi monumentali nazionali di Ravello grazie ad una insegnante di Nocera Superiore

È stata Laura Bisogno, insegnante di Nocera Superiore, a segnalare due cipressi di Villa Barluzzi a Ravello quali alberi monumentali. E così, lo scorso 8 gennaio 2025 con decreto dirigenziale n.2, la Giunta Regionale della Campania ha dichiarato monumentali i due esemplari di Cupressus sempervirens L. situati presso Villa Barluzzi in Ravello, ai sensi della Legge n.10 del 14 gennaio 2013, articoli 7 e 7 bis, contenente la definizione giuridica di albero monumentale ed il censimento degli esemplari da inserire nell’elenco nazionale. Il sopralluogo è avvenuto il 30 luglio del 2024 con il responsabile della Giunta Regionale della Campania – Settore Alberi Monumentali – Unità Operativa Dirigenziale Foreste – dott. Salvatore Apuzzo, la dottoressa Maria Grazia Matrone e il dottor Giuliano Colombo. La delegazione regionale è stata accolta in quella data dal vicesindaco dott. Gianluca Mansi e poi dal sindaco Paolo Vuilleumier che ha salutato i responsabili in piazza. Il 19 dicembre 2024 si è poi riunita la 18° Commissione Tecnica Regionale che ha preso in esame la segnalazione ricevuta e da lì il decreto in cui nelle motivazioni della dichiarazione di monumentalità dei due cipressi di Villa Barluzzi per età, dimensioni, valore storico, culturale, religioso e paesaggistico. Le motivazioni relazionate nel decreto sono le seguenti: “I due esemplari di cipresso in Villa Barluzzi sono un elemento identificativo importante nel paesaggio del prestigioso centro storico della città di Ravello ed oltre al valore paesaggistico, legato alla loro conformazione e struttura, si trovano nel giardino di questa dimora antichissima, documentata già dal 1145 come Chiesa di Sant’Andrea del Pendolo, poi acquistata dall’ architetto romano Giulio Barluzzi, noto insieme al fratello Antonio come architetti di Terra Santa, e da sua moglie Maria Anderson, erede della prestigiosa famiglia di fotografi inglesi Anderson. Una volta restaurata la Villa, nota come Villa Templa Mare per la sua posizione sospesa sulla Costiera Amalfitana, ospitò esponenti della vita artistica, culturale e mondana internazionale dei primi anni del Novecento, permettendo di intessere relazioni e scambi di gusto, stile e scelte espressive con la realtà aristocratica, religiosa, politica ed intellettuale dell’epoca. Tra le personalità che sicuramente la visitarono ricordiamo: Maurits Cornelis Escher, Laurenzio Laurenzi, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e il professor Domenico De Masi. La dimora storica presente sulle pubblicazioni delle dimore leggendarie della Costiera Amalfitana, pubblicata da Rizzoli a livello mondiale nel 2024, ha ispirato opere di Escher e vanta una riproduzione esclusiva per intero della Villa del 1932 del pittore Laurenzi. Nella struttura sono presenti inoltre le straordinarie campane realizzate su commissione specifica dalla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone (IS) che opera da oltre 10 secoli e si effigia dello stemma pontificio. La particolarità naturalistica degli alberi, le origini risalenti al XII secolo, il prestigio architettonico dell’ immobile restaurato dai Barluzzi/Anderson ed il suo valore culturale nella memoria religiosa, storica e sociale della comunità di Ravello rendono questi due alberi un autentico monumento”. Grazie all’impegno dell’insegnate nocerina, non nuova alla tutela di alberi di interesse monumentale e paesaggistici, la città di Ravello e quindi la Divina Costiera, potranno beneficiare di un riconoscimento di rilievo nazionale. Soddisfatta l’Amministrazione comunale di Ravello, in particolare il sindaco Paolo Vuilleumier ed il vicesindaco Gianluca Mansi, che hanno seguito con molto interesse e attenzione tutto l’iter.

Giuseppe Colamonaco