di Monica De Santis
Il Teatro Nuovo di via Valerio Laspro è pronto ad accogliere questo pomeriggio alle ore 18,30 “Gennaro Vitiello e la Spagna”, ovvero il primo incontro della rassegna sulla drammaturgia europea diretta da Pasquale d Cristofaro e Pino Tierno e denominata “Spettacolo. In altre parole”. Quattro serate, tutte ad ingresso gratuito, dedicate alla Spagna. Per il primo appuntamento, di questa sera, che è stato coordinato dal docente universitario Alfonso Amendola, il pubblico vedrà la partecipazione di Giulio Baffi, Gaetano Fiore, Rino Mele, Paolo Puppa, Patrizio Rigobon, Annamaria Sapienza, Cordelia ed Elisabetta Vitiello. Diplomato in scenografia, appassionato di letteratura e cultore del cinema d’essai, Vitiello è stato il primo traduttore di La magia della farfalla di Federico Garcia Lorca. Era il 27 dicembre del 1966, data che segna anche l’inaugurazione del Centro Teatro Esse, un laboratorio di formazione e ricerca, laddove Esse stava per “sperienzia” nel lessico di Leonardo Da Vinci. A lui si deve, successivamente, anche la creazione della Libera Scena Ensamble. L’appuntamento vuole dunque essere un omaggio alla figura di un intellettuale complesso, capace di cercare e ricreare nel tessuto napoletano, le due anime culturali che lo abitavano, quella tedesca e quella spagnola. Paolo Puppa, a proposito di Vitiello scrive: “Nessun uomo di teatro italiano ha dedicato tanto tempo a Lorca. Del resto lo scrittore andaluso gode di una fortuna editoriale da noi decisamente superiore a quella scenica, per la verità scarsa. Ora, a rendere il poeta granadino tanto caro al teatrante partenopeo, fino a parlare di una effettiva devozione, sarebbe secondo Jannini innanzitutto la grande luce che accomuna Sud nostrano e Andalusia, nel bianco accecante delle case. In più, potrei aggiungere, affascinante per Gennaro la compatibilità tra accumulo culturale e recupero di tradizioni orali-popolari, il folklore andaluso e la tradizione gitana”. Mentre Patrizio Rigobon osserva: “Sorprende che la figura di Gennaro Vitiello non abbia meritato nemmeno una citazione sommaria da parte dell’ispanistica italiana che, con lodevole acribia ha studiato la fortuna dell’opera di Federico García Lorca nel nostro paese. In realtà, può sorprendere fino a un certo punto perché l’opera di Vitiello era (ed è) eccentrica rispetto ai circuiti accademici e, probabilmente, anche agli stessi circuiti teatrali. Eppure stupisce l’assenza ove si constati come la passione per il poeta andaluso e la sua opera sia davvero una costante nella vita artistica di Vitiello”. (testi tratti da Matrimonio d’interesse di Lorca, traduzione e adattamento di Gennaro Vitiello, a cura di Paolo Puppa con scritti di Piero Dal Bon e Patrizio Rigobon). Ma non è tutto, altro momento molto importante della prima giornata della rassegna si terrà alle 20,30, con la prima edizione del premio Carmine Giannella 2021, in memoria dell’organizzatore e produttore teatrale, con il quale Pasquale De Cristofaro ha da sempre collaborato. Il riconoscimento, realizzato dall’artista Enzo Bianco, sarà assegnato per questa prima edizione a Paolo Puppa, drammaturgo e storico del teatro dell’Università di Venezia e a Rino Mele, poeta e storico del teatro dell’Università di Salerno.