Al settore anagrafe telefono staccato per giorni, la denuncia di Enrico Scapaticci - Le Cronache
Salerno Cronaca

Al settore anagrafe telefono staccato per giorni, la denuncia di Enrico Scapaticci

Al settore anagrafe telefono staccato per giorni, la denuncia di Enrico Scapaticci

di Erika Noschese

Telefono del settore anagrafe staccato. A denunciarlo il giornalista Enrico Scapaticci che nei giorni scorsi, a mezzo social, ha raccontato la sua disavventura per provare a rinnovare la carta d’identità. Al numero di riferimento ormai da giorni non risponde nessuno, l’apparecchio risulta staccato. ”L’ho appurato, personalmente”, ha raccontato Scapaticci, evidenziando di essere “in compagnia di decine e decine di cittadini-testimoni indignati, arrabbiati, sfiduciati dal disinteresse per le proprie necessità. L’ho appurato dopo aver compiuto un giro a vuoto sotto i portici del Teatro Augusteo, in piazza Amendola, dove la sezione anagrafica periferica è ancora chiusa – dal lontano 16 dicembre scorso – per “problemi tecnici”. Dopo aver appreso dall’apposita pagina del sito istituzionale del Comune, ignorando gli ultimi aggiornamenti dettati dall’emergenza Covid per contingentare gli ingressi ed evitare assembramenti, lo specifico protocollo a cui attenersi per ottenere il rinnovo della carta d’identità. Dopo aver ripetuto quasi ininterrottamente per un’ora quel numero senza cavarne un ragno dal buco. Dopo aver raggiunto, in sella allo scooter, gli uffici comunali di via Picarielli per cercare fortuna (alias interlocutori) direttamente de visu. Dopo aver avuto una discussione quasi surreale con due agenti della polizia municipale – incaricati di presidiare l’ingresso e di impedire l’accesso a chi non avesse già un appuntamento – che mi invitano al rispetto delle regole”. Solo dopo molte insistente l’apparecchio è stato rimesso al suo posto, nuovamente in funzione. Intanto, nei giorni scorsi la dirigente comunale è stata convocata in Commissione Trasparenza, smentendo l’accaduto. “L’evidenza – esimia dottoressa Quagliata, dirigente dell’ufficio Anagrafe del Comune di Salerno – non si può negare. E neppure smentire. Invece di porgere le scuse – come mi sarei aspettato – per la condotta di un dipendente comunale che non ha fatto il proprio dovere; invece di mostrare indignazione per il disservizio pubblico perpetrato ai danni dei cittadini-utenti; invece di avviare un’indagine circostanziata sul fatto denunciato, richiedendo e controllando i tabulati dei flussi telefonici del settore di cui è responsabile; invece di adoperarsi fattivamente in questi mesi per integrare il carente organico a sua disposizione – magari pretendendo il supporto del personale non più impiegato nella sede sotto i portici dell’Augusteo, chiusa sine die per “problemi tecnici” – al fine di porre rimedio allo “stato di profonda crisi” di cui ci ha fatto partecipe, lei smentisce “categoricamente”, ha evidenziato il noto giornalista.