No del Tribunale al dissequestro del Crescent. I giudici della seconda sezione penale hanno respinto l’istanza presentata dai costruttori Rainone e disposto che all’emiciclo di Bofill restino i sigilli. Lunedì saranno depositate le motivazioni del provevdimento, che secondo le indiscrezioni potrebbero fondarsi sul reato ambientale contestato dai pubblici ministeri. I lavori per la costruzione degli appartamenti non potranno quindi riprendere, nonostante il via libera dato dalla Soprintendenza al nuovo progetto, che prevedeva tra l’altro una riduzione in altezza e l’eliminazione delle due torri.
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Schettino con “Le verità sommerse” a Salerno
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