di Monica De Santis
Con la commedia in tre atti scritta da Eduardo De Filippo nel 1940 e contenuta fino al 1971 nella raccolta intitolata “Cantata dei giorni dispari” (in seguito venne inclusa nella “Cantata dei giorni pari”): “Non ti pago”, prosegue la 37esima edizione del “Barbuti Festival”. A proporla domani la compagnia Arcoscenico con la regia e l’adattamento di Rodolfo Fornario. In scena: Roberto De Angelis, Giusy Esposito, Daniele Alfieri, Rosaria La Femina, Alfredo Venosi, Melina Tagliamonte, Aldo Flauto e Luca Fantarella, Teresa Ruggiero, Claudio Ardia, Massimo Rinaldi, Maria Grazie Testa, Natascia Sica. Organizzazione generale Antonella Quaranta. “Ci siamo avvicinati a questo testo con la dovuta attenzione – spiega il regista Fornario – con il timore che si deve alle cose importanti, come tanti testi eduardiani, molti ne conoscono le battute a memoria e quindi è doveroso avere la giusta cura nel metterlo in scena. A modo mio, pur non toccando l’impianto drammaturgico, mi sono divertito nel mettere in scena una caratterizzazione un tantino “fuori registro” giusto per sorprendere, piacevolmente, gli spettatori. La storia è conosciuta, Ferdinando Quagliolo, proprietario di un banco lotto a Napoli, è ossessionato dal giuoco del lotto stesso, il suo aiutante, “Aglietiello”, gli da mano forte in questa sua ricerca della combinazione vincente… Un suo dipendente, Mario Bertolini, innamorato di sua figlia Stella, è invece terribilmente fortunato e continua a collezionare vincite su vincite… Il giorno in cui Bertolini vince una quaterna milionaria, si scatena tutta l’invidia e la gelosia di Ferdinando. Di qui l’intreccio che porta al lieto fine della vicenda”. L’opera di Eduardo viene messa in scena per la prima volta dalla compagnia “Teatro Umoristico I De Filippo”, l’8 dicembre 1940 al Teatro Quirino di Roma con Eduardo nella parte di Ferdinando Quagliuolo e il fratello Peppino che impersona l’antagonista Mario Bertolini (che nelle prime versioni si chiamava Procopio); il successo sia di critica che di pubblico è più che soddisfacente. L’espediente dell’anatema che Ferdinando lancia a Bertolini, assente nella prima edizione della commedia, fu lanciato nell’omonimo film del 1942 di Carlo Ludovico Bragaglia, interpretato dai tre fratelli De Filippo. La storia ruota intorno a Ferdinando Quagliuolo che ha ereditato la gestione di un “banco lotto” dopo la morte del padre; è egli stesso un accanito giocatore, in cerca di numeri vincenti, a dispetto della sua eccezionale sfortuna. Un suo impiegato, Mario Bertolini, al contrario inanella vincite su vincite, suscitando una feroce invidia nel suo datore di lavoro. Mario fa la corte a sua figlia Stella, quasi a sua insaputa, con la complicità della madre Concetta. Un giorno Mario annuncia la clamorosa vincita di una quaterna del valore di 4.000.000 di lire. Per l’occasione rivela che i numeri (1, 2, 3 e 4) li aveva ricevuti in sogno proprio dal defunto padre di Ferdinando, il quale va su tutte le furie: si impossessa del biglietto fortunato, rifiutando di corrispondergli la vincita, e rivendica il diritto alla somma. I biglietti per assistere allo spettacolo si potranno acquistare presso il Botteghino del Teatro dei Barbuti al costo di euro 10.