di Oreste Vassalluzzo
AGROPOLI. Restano ai domiciliari i fratelli Alfredo e Mario Vissicchio. Lo hanno deciso i giudici del tribunale del Riesame che hanno bocciato la richiesta di scarcerazione inoltrata dall’avvocato Lorenzo Margiotta. La decisione è giunta ieri dopo l’udienza che si è svolta mercoledì mattina. Accolta, invece, la richiesta di revoca dell’obbligo di firma per l’ex preside Elio Gonnella di Eboli. Il ricorso al Riesame inoltrato dall’avvocato Gianluca D’Aiuto è stato accolto dal collegio giudicante. I titolari delle scuole private di Laureana Cilento e Ceraso finite nell’inchiesta della Procura di Vallo della Lucania per i diplomi distribuiti con “facilità”, restano quindi agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni di Agropoli. Nelle scorse settimane, i due imprenditori, hanno visto la restituzione dei beni sequestrati nel corso dell’operazione condotta dal Pm Alfredo Greco su disposizione del Gip Donatella Bove. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, avvenuto l’otto luglio, i due imprenditori hanno rigettato le accuse e successivamente hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il legale ha deciso di percorrere la strada del ricorso al Riesame in considerazione del fatto che i suoi assistiti non hanno alcun incarico dirigenziale all’interno delle società oggetto del provvedimento di sequestro da parte della magistratura. Insomma, non gestivano gli affari delle scuole private. Intanto prosegue l’indagine della Guardia di Finanza di Agropoli, guidata dal capitano Fabio Antonacchio, che stanno vagliando la posizione di altre scuole private del Cilento. L’inchiesta della Procura di Vallo della Lucania, affidata al sostituto Alfredo Greco, ha fatto emergere una vera e propria industria del diploma falso in cui sono caduti anche calciatori e attori, come la protagonista della serie Tv I Cesaroni Micol Olivieri. Nel corso dell’inchiesta e ascoltando studenti e collaboratori dei due fratelli finiti agli arresti domiciliari, è emerso il rapporto stretto anche con altre realtà scolastiche private di tutto il Cilento. Una organizzazione su larga scala che ha coinvolto ben 132 persone denunciate dalla Guardia Di Finanza. Con i fratelli agropolesi lavoravano tutta una serie di collaboratori, procacciatori d’affari, segretari. Sette in tutto. Per loro è scattata la misura dell’obbligo di firma. Si tratta di Renato D’Ambrosi di Salerno, del dirigente scolastico Elio Gonnella di Eboli (ex preside di un istituto superiore di Salerno per lui la misura è stata revocata ieri), Stefania Cucco e Filippo Migliaro di Agropoli, Genny Grambone di Ceraso, Giuseppe Gambardella di Potenza, Nicola Mosoro D’Aragona di Puntignano (Bari). Tutti, a vario titolo, hanno contributo alla realizzazione del progetto, attraverso le due scuole di Ceraso e di Laureana Cilento, di fornire diplomi facili. I due titolari dell’istituto Nervi di Agropoli hanno così accumulato una vera e propria ricchezza fatta di ville faraoniche, immobili, un albergo, oltre ad auto e motoveicoli.