di Arturo Calabrese
Poteva accadere ovunque e invece accade ad Agropoli. I tanti turisti, che in questi giorni ferragostani affollano la città e di conseguenza le spiagge, si sono ritrovati a dover fare i conti con gli arenili invasi dalla ormai arcinota posidonia. Al Lido Azzurro in particolare, luogo della città al centro della campagna elettorale per la sua vocazione turistica e per l’alta presenza di sedimenti, la situazione è drammatica, tant’è che in questi giorni i fruitori, sia essi residenti che turisti, hanno pensato di non aspettare più l’intervento della cosa pubblica, nonostante i solleciti, e di agire da soli. I bagnanti, dunque, si sono armati di utensili come pale, vanghe e secchi e hanno deciso di ripulire la spiaggia e il bagnasciuga. I presenti si sono dunque sostituti al comune e hanno rimediato ai tanti errori del passato, non imputabili a chi oggi amministra seppur i nomi siano quasi gli stessi, ma soprattutto ai recenti sbancamenti di posidonia, una parte della quale è stata rigettata in acqua. Il mare, si sa, restituisce tutto e in pochi giorni le “alghe”, come ormai vengono volgarmente chiamate, sono tornate lì sull’arenile, a sporcare e a infastidire i presenti. Tra le promesse della campagna elettorale di giugno, da sottolineare che la cosa fu trasversale, c’era ovviamente la posidonia, ma l’amministrazione guidata da Roberto Antonio Mutalipassi non può fregiarsi di aver messo in atto interventi risolutivi, nonostante i continui proclami. Lo stato delle cose è sotto gli occhi di tutti e ad ammettere che c’è bisogno di soluzioni ben più significative è stata la stessa amministrazione.
Lo ha fatto l’assessore al porto Giuseppe Di Filippo nel corso dello scorso consiglio comunale. «A settembre si interverrà con più forza e risolveremo il problema. Useremo i fondi a disposizione e li spenderemo affinché il problema della posidonia sia soltanto un lontano ricordo – aveva detto – per il momento abbiamo spostato alcuni accumuli e gettati in mare quelli più recenti dopo un’attenta vagliatura. Altro non si poteva fare». Alla luce del risultato, è stata un pessima idea. Settembre è, in ogni caso, ormai alle porte e dunque dovrebbe mancare poco alla “soluzione finale” da parte di Mutalipassi e dei suoi. Da capire se i lavori per la rimozione verranno effettuati effettivamente nel mese di settembre, quando ad Agropoli la stagione turistica è tutt’altro che finita, o si aspetteranno i mesi autunnali, allorché i bagnanti saranno andati via. Nel frattempo, sui social impazza la polemica: con buona pace dell’assessore al turismo Roberto Apicella, che minacciava querele contro chi avesse l’ardire di criticare Agropoli, residenti e turisti si lamentano della situazione delle spiagge: «Sporcizia, alghe e rifiuti di ogni genere la fanno da padroni – scrive su facebook una turista che adesso rischia una denuncia da parte del solerte amministratore – difficilmente porterò mio figlio qui ancora una volta. Mai più ad Agropoli – promette – ho deciso».