È arrivato il giorno dell’udienza del Tar fissato nel novembre scorso per quanto riguarda le elezioni agropolesi del 12 giugno 2022. Potrebbe, però, non esserci una decisione definitiva dato che il ricorrente Raffaele Pesce potrebbe richiedere «rinvii per motivi aggiunti in considerazione delle risultanze della verifica prefettizia». Si parla, ovviamente, della relazione presentata dal viceprefetto Roberto Amantea, incaricato dal Tribunale Amministrativo Regionale della Sezione di Salerno di portare avanti il riconteggio delle schede relative alle amministrative del centro cilentano. Secondo quanto depositato, ci sarebbero molte incongruenze ed in particolare in due sezioni e cioè la 13 e la 16. In esse non c’è, come si legge, “corrispondenza tra il numero dei votanti e il numero delle schede utilizzate per la votazione (contenenti voti validi per i candidati sindaco e bianche/nulle)”.
Per quanto riguarda la sezione 13, il viceprefetto afferma che il numero delle schede complessivamente consegnate è 836, zero sono le schede non autenticate e dunque 836 autenticate. Sono 565 le schede autenticate utilizzate per la votazione e 271 autenticate ma non utilizzate per la votazione e che quindi c’è corrispondenza tra il numero dei votanti e il numero delle schede utilizzate per la votazione (contenenti voti validi per i candidati sindaco e bianche/nulle) mentre “non vi è corrispondenza tra il numero dei votanti e il numero delle schede utilizzate per la votazione, né con riferimento alle liste elettorali, né relativamente ai registri di annotazione tessere elettorali”. Nella sezione 16, sono 1348 le schede complessivamente consegnate e nessuna non autenticata. 1319 sono le schede elettorali autenticate, 915 quelle utilizzate per la votazione e 404 quelle non utilizzate. 404 è il numero delle schede autenticate non utilizzate per la votazione. «Corrispondenza – scrive Amantea – tra il numero dei votanti e il numero delle schede utilizzate per la votazione (contenenti voti validi per i candidati sindaco e bianche/nulle).
Non vi è corrispondenza tra il numero dei votanti e il numero delle schede utilizzate per la votazione (918 votanti a fronte di 915 schede utilizzate per la votazione)». E dunque alla luce di quanto trapela, potrebbe davvero succedere di tutto. L’ipotesi rinvio si sta facendo sempre più concreta nelle ultime ore e si potrebbe effettivamente concretizzare, qualora i giudici dovessero già prendere una decisione. Il recente precedente di Serre fa ben sperare dalle parti di chi ha presentato ricorso. Nel comune che sorge ai piedi dei monti Alburni, il Tar ha evidenziato un problema in una sezione e ha disposto il ritorno alle urne in quel determinato seggio. In seguito a tale decisione, il comune è stato commissariato. Ciò può essere un pericoloso precedente per il sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi? Non è da escludere, come non si può escludere nessun altro scenario. La spada di Damocle su Mutalipassi e i suoi c’è, ma si deve solo capire quanto sia affilata e quanto possa far male qualora dovesse cadere nel caso di una decisione rivoluzionaria da parte del Tar.