di Arturo Calabrese
Quanto anticipato, stando ai comunicati ufficiali, si è avverato: la nuova giunta di Agropoli è stata ratificata. Oltre alla novità dell’ingresso di Elvira Serra, che ha creato numerose polemiche in città a causa dei suoi continui cambi di casacca e di visione politica, e alla nomina di Rosa Lampasona a vicesindaco, c’è un qualcosa che salta all’occhio e che ugualmente fa discutere. nella nuova rimodulazione, sino perse le deleghe alla Sanità, alle Politiche Sociali e al Commercio.
Nel merito, interviene il coordinamento Cilento Nord di Fratelli d’Italia. Ad alzare la voce è Modesto Del Mastro che contesta due scelte al sindaco Roberto Antonio Mutalipassi. «Sulla persona di Elvira Serra abbiamo già detto ed ogni altra discussione è superflua – dice – ma c’è molto altro che ben denota il momento difficile che sta attraversando Agropoli e l’intero territorio.
Nella rimodulazione della giunta, infatti, si sono perse ben due deleghe, tra l’altro fondamentali per una città come Agropoli. Sul perché non indaghiamo – continua il coordinatore Del Mastro – ma registriamo che la città non ha più un assessore alla Sanità e uno al Commercio.
Tali deleghe erano assegnate, fino all’altro giorno, rispettivamente a Rosa Lampasona, medico, e a Roberto Apicella. La prima è ricoperta ad interim dal sindaco, un commercialista. Nel pieno rispetto di ogni professione, giusto sottolinearlo, sarebbe maggiormente consono che determinati assessorati siano ricoperti da professionisti nel settore. Agropoli non ha un ospedale – prosegue – e nei piani dell’Asl non ha quella priorità che dovrebbe invece avere. Da adesso, però, c’è il rischio che scompaia dalla cartina geografica regionale e sanitaria proprio per la mancanza di una figura importante come l’assessore alla sanità.
Abbiamo tre medici in giunta – il ragionamento di Del Mastro – perché la delega è stata ritirata? Il sindaco, che ha già tanto lavoro proprio per tale ruolo, riuscirà ad impegnarsi come è doveroso anche per quest’altro compito? Di certo con la filiera del Pd ancora alla guida di Regione e Provincia l’ospedale non verrà riaperto, ma senza un assessore alla Sanità la situazione può solo peggiorare.
Citazione doverosa per il commercio: Agropoli vive una forte crisi e i risultati di questa amministrazione sono sotto gli occhi tutti tra chiusure di storiche attività e un’imprenditoria locale che zoppica, per usare un eufemismo. Non ci sarà un piano commerciale – conclude il coordinatore – e la situazione è destinata a complicarsi ancor di più».
Del medesimo avviso è Raffaele Pesce, consigliere comunale e rappresentante del gruppo “Liberi e Forti”. A prescindere dai nomi, dall'”impasto finalmente ritrovato”, quello che risalta è l’assenza delle deleghe. Evitando di soffermarmi sull’operato dei due assessori che hanno visto ritirarsi la delega, o hanno rinunciato alla medesima, trovo fuori luogo che il sindaco, che già mantiene le deleghe all’urbanistica, ai lavori pubblici e alla manutenzione (e i risultati si vedono…), non abbia ritenuto utile delegare, nel campo del commercio, delle politiche sociali e della sanità, due dei propri assessori.
Il commercio ha bisogno di impegno serio e continuo, sia per i negozi di vicinato, che languono, sia per le grandi strutture interessate ad operare ad Agropoli. La sanità è argomento non pervenuto, se non a chiacchiere e fuori tempo massimo. Noi – conclude Pesce – ripeteremo una unica parola: rispetto per gli elettori, per i cittadini e per la città».