di Arturo Calabrese
Vittoria al primo turno per Roberto Antonio Mutalipassi, il candidato della coalizione di centrosinistra. Con non poca difficoltà, e fuori di pronostico, si attesta intorno al 52%, risultato ugualmente utile per non passare dal ballottaggio grazie al superamento del quorum del 50% + 1 dei voti. Raffaele Pesce prende il 22% dei consensi, Massimo La Porta il 16% e Elvira Serra il 9%. Il risultato è stato in ogni caso in bilico fino all’ultimo, seppur fin da subito era chiaro che Mutalipassi potesse essere capace di conquistare la fascia già al primo turno. «Ringrazio i cittadini agropolesi per le preferenze – le parole a caldo del neo eletto sindaco – sono veramente contento. Grazie anche a chi non mi ha votato perché sarò il sindaco di tutta Agropoli. Da domani ci metteremo al lavoro per realizzare i nostri progetti. È stata una bella vittoria – continua – è stato il successo di una grande squadra che non vede l’ora di mettersi a lavoro per costruire il futuro della città. Dedico questa bella pagina alla mia famiglia e a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo bellissimo sogno. Viva Agropoli!». La sorpresa Pesce ha impensierito non poco il neosindaco e i suoi, ma essi sono riusciti nell’obiettivo di arginare quest’ultimo e di conservare i consensi. Fa riflettere il crollo di Massimo La Porta: secondo i pronostici della vigilia, il presidente del consiglio dimissionario avrebbe dovuto superare i 5mila voti, ma ciò non è avvenuto. Discorso simile per il già vicesindaco Elvira Serra, sollevata dall’incarico da Adamo Coppola dopo appena un anno e mezzo. Lei ha tenuto i suoi voti personali, mantenendo i consensi delle regionali, ma ha avuto poco se non nulla dalle liste. Molto deboli, i candidati al consiglio non hanno portato i voti che ci si aspettava. Tutto ciò ha fortificato proprio Pesce. Per lui, menzione particolare: il movimento “Liberi e Forti” ha cominciato il suo cammino nello scorso gennaio come una piccola squadra di cittadini, di cui non tutti agropolesi, entrando nei quartieri, nelle piazze, nei locali. Tale pervicacia ha portato Pesce a crescere e gli ha addirittura permesso di aggiungere alla sua squadra la seconda lista “Libertà è Partecipazione”. Pesce e la sua coalizione sono stati un crescendo e i risultati dei seggi parlano chiaro. Ed è stata proprio questa affermazione, vera sorpresa dello spoglio agropolese, a impensierire Mutalipassi e i suoi. Una manciata di voti, infatti, avrebbe portato al ballottaggio tra i due più votati. In ogni caso, Pesce si è proposto come vera alternativa alla “vecchia” politica e come tale è stato premiato. Canta vittoria Roberto Antonio Mutalipassi e con lui le sue sette liste, i candidati e una folla di sostenitori. Il Partito Democratico si conferma prima forza politica della città e al secondo posto si colloca quel “Liberi e Forti” di cui sopra. Terzo posto per “Ci Siamo per Agropoli”. A seguire il Partito Socialista Italiano. Molto staccate le altre liste. Per la certa composizione del consiglio comunale si dovrà aspettare qualche ora. Da capire anche chi entrerà in giunta, nomine che potrebbero portare a surroghe nelle varie liste. Nei prossimi giorni si avranno notizie ben più chiare. Tre seggi vanno a Raffaele Pesce, 1 a testa per La Porta e Serra se quest’ultima dovesse prendere il quorum. Dopo oltre un mese, Agropoli esce dal commissariamento e già da oggi il nuovo sindaco dovrà lavorare per programmare la stagione estiva e recuperare il tempo perso.