di Arturo Calabrese
Agropoli sta vivendo una nuova vita. Dopo tanto tempo di immobilismo politico, c’è finalmente un dibattito politico che entra a Palazzo di Città e in particolare nell’aula del consiglio. Emblematica è la seduta di ieri mattina la cui durata si è attestata intorno alle sette ore. Un consiglio comunale molto acceso nel quale non sono mancate parole forti e attacchi tra minoranza e maggioranza. I tre gruppi di opposizione, che sembrano sempre più vicini tra loro, hanno dato filo da torcere al sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, agli assessori e ai suoi consiglieri. È stato proprio il primo cittadino a dare il via all’assise, prendendo la parola. Oggetto dell’intervento è il ricorso al Tar presentato da Raffaele Pesce, rappresentante del gruppo “Liberi e Forti”. Secondo Mutalipassi, si è trattato di un qualcosa di inopportuno perché i numeri parlano chiaro e perchè possibilità di avere risultati diversi non ve ne sono. Un parere che non sorprende, in quanto il sindaco era già intervenuto in merito con un post sui social in cui, con fare spocchioso e arrogante, aveva già denigrato la scelta di Pesce di interpellare i giudici del tribunale amministrativo per far luce sulle elezioni. Chiuso l’intervento, Mutalipassi si è poi seduto diligentemente al suo posto senza poi incidere ulteriormente nell’andamento del consiglio, limitandosi ad ascoltare. Si è entrati poi nel vivo con la prima interrogazione, portata da Raffaele Pesce, sulla cabina di regia voluta dall’amministrazione per la gestione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A rispondere è l’assessore al ramo Emidio Cianciola: «Stiamo lavorando per presentare numerosi progetti che riguarderanno varie aree della città, l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi della cultura, l’acquisto di mezzi pubblici per il trasporto degli scolari e tanto altro ancora. La cabina – aggiunge – è composta da soli assessori per snellire il lavoro e velocizzare il tutto dato che il tempo a disposizione è poco». Altro punto è stato incentrato sul centro visite Trentova – Tresino, sulla gestione della struttura e sull’attività di somministrazione di bevande e alimenti. A spiegare la situazione è stato l’assessore al turismo Roberto Apicella che, dopo una lunga introduzione in cui ha raccontato parte delle sue emozioni e delle difficoltà di essere amministratore in questo preciso momento storico, riesce a rispondere alle interrogazioni presentate e spiega come siano in corsi dei bandi per l’assegnazione della gestione affinché tutto sia svolto a norma di legge. Gli altri punti dell’ordine del giorno hanno dato sostanzialmente ragione alla minoranza: il bando per ricercare un direttore per il cineteatro De Filippo sarà rivisto, la situazione posidonia sarà attenzionata e ci potrebbe essere anche un risparmio per le casse dell’ente.
Il pronto soccorso
Nodo cruciale era l’interrogazione sul pronto soccorso. Rosa Lampasona, assessore alla sanità e responsabile del reparto covid dell’ospedale, prende la parola e lo fa mettendo le mani avanti: «Innanzitutto non dobbiamo fare campagna elettorale sull’ospedale – ha detto in quella che è sembrata una excusatio non petita – la situazione del pronto soccorso non è rosea perché, come accade in tutta Italia, manca il personale, manca l’emodinamica, manca l’unità di terapia intensiva cardiologica. La competenza non è comunale e possiamo fare poco – ragiona – è tutto in mano all’Azienda Sanitaria Locale di Salerno e alla Regione. Con il nuovo dirigente dell’Asl avremo un incontro e chiederemo con forza il potenziamento del punto di pronto soccorso». A questo punto, Elvira Serra di “Città Futura” ha voluto ribadire il suo impegno per la questione ospedale, impegno che le è costato il ruolo di vicesindaco e la fine della sua esperienza nella precedente amministrazione guidata da Adamo Coppola.
Tema ineleggibilità
Durante il primo consiglio comunale del 4 luglio, Raffaele Pesce aveva sollevato dei dubbi sulla eleggibilità dei consiglieri Rosario Bruno e Gianfranco Santangelo. In questa seconda assise, all’ordine del giorno erano inserite le trattazioni in merito ma poco chiaro era il da farsi. Prima del dibattimento, i due consiglieri interessati hanno abbandonato alla chetichella l’aula per poi rientrare, evidentemente con ordine di scuderia. Dopo il solito momento di imbarazzo, il presidente del consiglio Franco Di Biasi, si è preso la responsabilità dell’errato inserimento dei punti e li ha ritirati. La minoranza, però, promette battaglia e non esclude che si possa coinvolgere l’autorità giudiziaria. Di Biasi, dunque, decide di non decidere e revoca i punti. Da capire se l’argomento verrà trattato ancora o se davvero dovrà esprimere un giudice.
Il finale
Anche sui punti che riguardavano il bilancio, l’atmosfera è stata tutt’altro che serena e calma. Il più agguerrito è stato Massimo La Porta del gruppo politico “Destinazione Agropoli” che, forte della lunga esperienza come presidente del consiglio dell’amministrazione Coppola, può dire la sua. «La situazione è tragica – dice – e si deve il possibile per risollevare i conti, altrimenti si va verso un punto di non ritorno».