In relazione all’articolo pubblicato sul quotidiano “Le Cronache” di Salerno in data 17.04.2025 dal titolo “Agropoli, Capozzolo concede soldi pubblici al padre” si rende necessaria una formale rettifica, ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 47/1948, per correggere asserzioni inesatte e fuorvianti, le quali ledono l’immagine del Dott. Giuseppe Capozzolo, Funzionario del Comune di Agropoli.
Con riferimento alle determine cui fa riferimento l’articolo, si precisa che l’unico atto politico-amministrativo a contenuto valutativo è la Deliberazione della Giunta Comunale n. 137 dell’ 08/04/2024, avente ad oggetto “Approvazione Programma Festival del Teatro Amatoriale”. Si tratta, come detto, di un atto assunto collegialmente dalla Giunta Comunale che, nella qualità di organo politico, ha esaminato le singole istanze di tutte le associazioni richiedenti (sei) “sulla base dei contenuti artistici delle proposte consultando il direttore artistico del Cineteatro E. De Filippo”, come indicato espressamente nella deliberazione stessa.
E’ bene precisare, inoltre, che il parere tecnico sul prefato atto amministrativo non reca la firma del Dott. Giuseppe Capozzolo, ma quella del Dott. Valeriano Giffoni, in qualità di Responsabile. Tuttavia si evidenzia come, in ogni caso, l’iter amministrativo previsto non consente al funzionario di esercitare alcun potere discrezionale nella selezione delle associazioni destinatarie dei contributi che, come detto, costituisce prerogativa esclusiva e inderogabile della Giunta Comunale.
In estrema sintesi il procedimento tecnico-amministrativo non è stato in alcun modo condizionato, né mai poteva esserlo, da interessi personali o familiari. Ogni fase è stata gestita secondo i criteri di legge e i regolamenti comunali in vigore. D’altronde quello che l’articolo omette di riferire è che tutte le associazioni richiedenti hanno ottenuto il contributo!
Dunque, l’attribuzione al Dott. Capozzolo di un ruolo soggettivo e discrezionale nella concessione del contributo è destituita di ogni fondamento. L’accostamento ironico al titolo dello spettacolo “Una famiglia onesta” ha poi un effetto chiaramente diffamatorio che offende la reputazione del Funzionario insinuando, senza prove, comportamenti non trasparenti. Analogamente anche l’accostamento ai reati di “corruzione, scambio di voto politico mafioso, turbata libertà degli incanti e via discorrendo” cui fa riferimento l’articolo assume carattere fuorviante e diffamatorio atteso che il Dott. Giuseppe Capozzolo non risulta indagato nell’ambito delle ultime inchieste giudiziarie che hanno coinvolto politici e amministratori locali.
In definitiva l’affermazione contenuta nel titolo dell’articolo “Capozzolo concede soldi pubblici al padre”, è priva di ogni fondamento.
Per tali motivi, in nome e per conto del mio assistito in forza di mandato in calce, si richiede la pubblicazione integrale e tempestiva della presente rettifica, con analoga evidenza rispetto all’articolo originario, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 della legge sulla stampa.
Distinti saluti,
Avv. Marco Nigro






