di Arturo Calabrese
A meno di 48 ore dall’insediamento del consiglio comunale di Agropoli, arrivano i primi problemi per l’amministrazione guidata da Roberto Antonio Mutalipassi. La più importante e seria è quella derivante dell’accesa assise di lunedì. I consiglieri di minoranza Massimo La Porta e Raffaele Pesce, vistisi respinte le richieste presentate al segretario comunale nella seduta di lunedì, hanno inviato gli incartamenti a Salerno, chiedendo l’intervento del prefetto. Nocciolo della questione era, secondo l’opposizione, l’ineleggibilità dei due consiglieri di maggioranza Giancarlo Santangelo e Rosario Bruno. Il primo, atti alla mano, si è candidato nonostante fosse nel consiglio d’amministrazione della coop Agropoli Cilento Servizi, il cui presidente Domenico “Mimmo” Gorga dovrà comparire in tribunale il 6 settembre prossimo ove verrà discusso di un eventuale rinvio a giudizio per l’accusa di peculato, e il secondo perché è amministratore di una società che ha convenzioni anche con l’Azienda Sanitaria Locale. Elementi che fanno sussistere incompatibilità col ruolo di consigliere comunale. Pesce e La Porta avevano chiesto di votare prima la convalida degli eletti per i quali non sussistono contestazioni e poi per gli altri, seguendo l’articolo 18 del consiglio comunale che, al comma 2, dice espressamente che in caso di contestazione si debba votare la singola convalida e non si debba dunque tenere un’unica votazione riguardante tutti i componenti. La maggioranza, pur senza motivare la propria scelta e dopo palesi momenti di imbarazzo con annesse due sospensioni del consiglio, ha invece ritenuto opportuno procedere ad un’unica votazione. Da aggiungere la richiesta di alcuni consiglieri di maggioranza di accogliere la proposta della minoranza, una richiesta che è stata ovviamente bocciata dal primo cittadino su imbeccata del segretario comunale. La palla, adesso, passa al prefetto che dovrà esprimersi nel merito. Nel frattempo, la minoranza continua a lavorare per presentare ricorso al Tar inerente le elezioni e le “gravi incongruenze” rilevate dalla commissione elettorale. La questione alberi Nella giornata di ieri, sono iniziati gli abbattimenti degli alberi presenti in Piazza della Repubblica e in Piazza Caduti di Nassiriya. La decisione di monitorare le alte piante è arrivata dopo la tragedia sfiorata del giorno del voto quando una di esse è crollata al suolo ferendo diversi cittadini. Palazzo di Città ha conferito ad un agronomo l’incarico di effettuare una perizia, valutando lo stato di salute degli altri alberi. La pericolosità evinta dagli studi ha reso necessario l’abbattimento, scatenando non poche polemiche da parte dei cittadini. Tra le varie deleghe date all’assessore Rosa Lampasona compare anche quell’ambiente: «Tra i primi provvedimenti approvati dalla giunta municipale – dice – c’è stato un atto di indirizzo agli uffici affinché si provvedesse al controllo e monitoraggio degli alberi presenti su Piazza della Repubblica e via Pio X, con particolare attenzione ai giardini di Nassiriya». Dagli scranni della minoranza arriva una richiesta ed una riflessione: «Chi ha analizzato lo stato e le cause delle attuali condizioni delle piante? – spiega il consigliere Elvira Serra – esiste una relazione tecnica? Come sono stati individuati gli alberi da abbattere? Qual è il piano di questa amministrazione comunale? Intende sostituirli o riqualificare la piazza? Se gli alberi sono pericolosi perché non è stata interdetta l’area in particolare durante i festeggiamenti delle scorse settimane?». Domande a cui l’amministrazione dovrà rispondere al prossimo consiglio. Di parere diverso è Pesce: «Dato il motivo di pericolo imminente e la valutazione tecnica agronomica sottostante la scelta dell’abbattimento – annuncia – non ho inteso e non intendo utilizzare questo argomento per fare polemiche perché non osserverei la mia linea annunciata già in campagna elettorale: coerenza e serietà anche in minoranza. Il dato di fatto è che la piantumazione dei pini, risalente al 1970 circa, oggi viene sconsigliata nei centri urbani. Ovviamente fa male vedere tanti alberi abbattuti, è chiaro, anche perché siamo abituati a vederli sin da bambini. Saremo attenti e solleciteremo, come Liberi e Forti – conclude – una verifica agronomica su tutto il verde pubblico ed un progetto di piantumazione adeguato alle due piazze soggette al taglio degli alberi e ad altre aree tuttora sprovviste di alberi». Le rassicurazioni L’assessore Lampasona rassicura però i tanti cittadini che fin dalla mattinata di ieri polemizzavano sugli abbattimenti: «Saranno piantumati nuovi alberi – assicura – piante che non daranno problemi e che possono essere piantate nel centro urbano senza che creino particolari disagi. Nei prossimi giorni capiremo cosa e come fare». Ovviamente non si parla ancora di date, anche perché Palazzo di Città potrebbe cogliere l’occasione e avviare un progetto di riqualificazione dell’area.