E’ stata affidata all’avvocato Alfredo Marino la “difesa” dei lavoratori della Agroinvest spa, la società di trasformazione urbana dei comuni dell’Agro nocerino sarnese, sul cui capo pende dal 7 luglio scorso la procedura di licenziamento collettivo. A giorni il professionista salernitano presenterà una memoria sul caso. Nel frattempo, non si risparmiano gli appelli delle organizzazioni sindacali di rappresentanza, a sostegno dei 23 lavoratori impiegati all’interno della società partecipata. Ultimo, in ordine di tempo, quello della Cisl, che attraverso il suo segretario generale, Matteo Buono, non risparmia critiche allo stesso presidente della provincia di Salerno, Giuseppe Canfora. «La Cisl Salerno – scrive Buono – chiede un atteggiamento responsabile ai soci della società di trasformazione urbana. Il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora e qualche sindaco non possono ragionare da militanti di partito quando c’è in ballo il destino di 23 famiglie. Suggeriamo di non porsi sempre in maniera critica verso quanto fatto da altri amministratori nel passato, perché questo non aiuta a costruire un futuro che deve vedere coinvolti tutti, se si vuole fare il bene dl territorio. Sia propenso più al dialogo e non si caratterizzi sempre per i suoi battibecchi con i sindaci. Si ricordi che rappresenta la Provincia di Salerno e quindi 158 amministrazioni locali». Le critiche sono indirizzate anche ai primi cittadini che, in sostanza, hanno messo la parola fine, bocciando o astenendosi all’atto di votazione del bilancio. «Non riescono a captare i fondi europei perché non riescono ad avere progetti esecutivi e cantierabili in quanto nelle loro amministrazioni non possiedono le professionalità adeguate. In AgroInvest ci sono tecnici di primo livello, che possono fare soltanto il bene di questi Comuni. Quindi, perché non utilizzarle e smetterla di piangersi addosso. La politica metta da parte i discorsi di partito, intervenga sugli sprechi e salvi la società». Parole forti, che arrivano anche in un momento di grossa confusione politica. Il voto /non voto espresso l’altro giorno dal comune di Scafati e da quello di Nocera Inferiore, che hanno la loro rappresentanza in società (il consigliere scafatese Mimmo Casciello nel CdA e il super assessore nocerino, Ciro Amato alla dirigenza amministrativa), ha di fatto aperto una crepa politica. Da un lato Scafati chiarisce che l’astensione era stata concordata con il proprio rappresentante nel consiglio, fatto a dir poco chiaro, mentre dall’altro, ossia sul fronte nocerino, si è registrato più volte tensione tra i due rappresentanti dell’esecutivo cittadino seduti, in questo caso, ai lati opposti del tavolo dell’assemblea. Il sindaco Manlio Torquato non si è espresso, ma l’assessore Antonio Angrisani ha ben espresso il volere dell’ente. «Io rappresento il sindaco in questa sede, ed il volere del Comune. Non altri».
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