Un campione inimitabile, un esempio da seguire, un personaggio che avrebbe avuto davvero tanto da insegnare. Anche per questo il figlio Luca ha raccolto in un libro, presentato ieri alla libreria “Feltrinelli” di Salerno il “Manuale del calcio”, un’ opera interamente dedicata alla memoria del compianto Agostino Di Bartolomei, raccolta di appunti del grande “Ago” curata in prima persona dal figlio Luca. Un video commemorativo ha aperto una conferenza davvero toccante, organizzata dal Roma Club Salerno” A Salerno ho vissuto sin da piccolo sensazioni bellissime” ha dichiarato Luca Di Bartolomei ” con questo libro è come se lui realizzasse anche adesso un sogno ovvero provare ad insegnare qualcosa ai più giovani. Quando camminavamo per le strade di Salerno, soprattutto nel periodo natalizio, i tifosi volevano sempre riempirlo di regali, all’epoca ero geloso, poi ho capito quanto grande fosse il cuore dei salernitani: nel 96 mi commossi sentendo un coro della vostra curva, ancora grazie di cuore a tutti”. A nome della Salernitana ha parlato il tecnico Carlo Perrone, ex compagno di squadra di Di Bartolomei ai tempi della Roma ed al quale il tecnico dedicò la vittoria del campionato di serie D: ” Mi venne spontaneo, caratterialmente sono come lui, taciturno e talvolta apparentemente triste. Ogni tanto si divertiva a scherzare, ma non ci sembrava vero, non faceva parte del suo modo di essere. Dal punto di vista tecnico era un giocatore straordinario, sul piano umano era serio, schivo, ma aveva un gran cuore e lo ricordo con molto affetto. Ero molto giovane quell’anno, litigai con Castagner e passai alla Roma del “Barone”, disputai 5 partite e lui era già un punto di riferimento, leggere questo libro, scritto con la semplicità di un grande uomo, mi ha riportato indietro di 30 anni”. Ha preso parola anche l’ex capitano granata Luca Fusco:” Quando giocò a Salerno io ero al primo anno di settore giovanile, ero a bordo campo a fare il raccattapalle e notavo la sua classe ed il fatto che era leader anche senza alzare la voce, il primo vero grande campione della storia della Salernitana dopo Prati. Essere stato capitano nella mia città indossando una maglia appartenuta a personaggi così importanti mi riempe d’orgoglio, è un onore ricordare insieme a voi questa storica figura”. Fa riflettere il messaggio lanciato da Sandro Fantoni: ” Molte volte capita che un campione venga portato in trionfo per i suoi meriti sportivi, poi se naviga in cattive acque tutti si dimenticano di lui. E’successo a Di Bartolomei o, ad esempio, a Marco Pantani ed è davvero triste”. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto all’associazione “Il calcio sociale”.