di Pina Ferro
Colto da infarto, detenuto salvato dagli agenti della Polizia Penitenziaria in servizio nella sezione. I poliziotti sono entrati in azione dopo aver richiesto invano l’intervento degli infermieri impegnati a gestire altre emergenze. Il fatto è accaduto nella mattinata di ieri nella terza sezione della casa circondariale di Fuorni. All’improvviso il detenuto, un cinquantenne italiano, ha avvertito un malore, che ha indotto i poliziotti a pensare a un infarto. L’agente addetto al servizio tempestivamente ha allertato l’area sanitaria per un immediato intervento. Purtroppo criticità in atto, il personale infermieristico ritardavano ad arrivare in sezione per gestire l’emergenza, mentre il detenuto peggiora sempre di più. Dopo diverse richieste d’intervento da parte del personale di polizia operante, senza riscontro alcuno perché gli operatori sanitari, erano ancora impossibilitati ad intervenire, l’ispettore di sorveglianza generale, coadiuvato da altri due poliziotti penitenziari, istintivamente e spinto da un forte senso umano, decideva di portare personalmente il detenuto in infermeria dopo averlo sistemato su un a barella in dotazione. Fortunatamente, anche il medico di turno è stato altrettanto bravo a gestire il paziente giunto in ambulatorio in condizioni molto critiche, rischiando seriamente la vita. «Un plauso va a questi poliziotti – dice Daniele giacomaniello…. Segretario della Uil Pa Polizia Penitenziaria – che nonostante l’umiliante condizione in cui sono costretti a lavorare rischiando probabilmente anche di vedersi rifiutare le ferie estive, perché il numero dei poliziotti in servizio è ridotto all’osso oramai, mentre da Roma tutto tace ma nonostante tutto, difronte ad una criticità di questa portata, la sensibilità e il senso umano, come sempre ha superato ogni ostacolo… Perché sotto ogni divisa, prima c’è l’uomo e un attimo dopo, l’istituzione che rappresenta»