Martedì scorso nel primo pomeriggio, un peschereccio italiano di proprietà della famiglia salernitana Gallo è affondato nel porto di Valletta (Malta). La notizia è stata pubblicata ieri sul Times of Malta, che ne ha documentato le operazioni di soccorso. Tre dei marinai a bordo, membri del nuovo equipaggio, sono rimasti leggermente feriti dopo essere precipitati in mare, mentre gli altri si sono subito lanciati fuori dall’imbarcazione; una grande nave da carico li ha urtati mentre erano ormeggiati nei pressi del molo Wharf. Le loro condizioni sono buone e non destano preoccupazioni, ma a Malta sono subito accorsi tutti i familiari dei pescatori, che si sono lasciati andare a rarissime dichiarazioni. Tutto il carico del peschereccio (in prevalenza tonni) è andato perso dopo settimane di sforzi; l’equipaggio era appena rientrato nel porto. L’imbarcazione appartiene ai Gallo, famiglia dalla lunga tradizione e tra le più antiche di Salerno; nell’incidente è rimasto coinvolto anche il giovane Stefano Natella, per fortuna senza riportare alcuna lesione, solo con tanta paura nel momento dell’impatto e amarezza dopo il salvataggio. La madre di Stefano, Maria Rosa Severino, racconta: «Mio figlio sta bene, ha perso tutto ma è salvo. Nell’impatto hanno perso soldi, documenti e abiti: oggi sono andati all’ambasciata per riavere i documenti e forse sono già in rientro a Salerno. I datori di lavoro sono lì con loro». Nell’impatto sono rimasti danneggiati anche una nave cargo con bandiera congolese e un rimorchiatore, ma della nave da carico che ha causato lo scontro non si sa nulla. Dall’ambasciata maltese quasi nessuna informazione: “Abbiamo letto la notizia sul Times of Malta, sappiamo solo che il peschereccio si è completamente rovesciato perché colpito da una nave che aveva rotto gli ormeggi”. In realtà, secondo alcuni, l’imbarcazione è stata speronata, e non è certo che questo fosse dovuto ad un guasto meccanico. Maria Cristina Folino
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