È morto ieri mattina alle ore 8.40 in seguito a ictus cerebrale a 66 anni Antonio Botta cofondatore della Nuova Santa Rosa Srl, fiutando l’importanza nel 1985 del prodotto campano da esportare surgelandolo! E portandolo così nel mondo perché il surgelato rispetto al fresco preserva più a lungo tutte le sue qualità. Nasce così una industria dolciaria in piena regola prima a Fuorni e poi a Giffoni Sei Casali, un grande successo di un imprenditore del nostro territorio. La sorella Rosanna Botta me ne ha narrato la vita: Salerno saluta Antonio, questa mattina ci saranno i funerali presso la chiesa della Madonna di Pompei dove è cresciuto. Antonio è stato un imprenditore che negli anni ’80 creò da una sua folle idea grazie all’affiancamento del fratello Maurizio e di altri 3 amici, quella che definivano una “ bella creatur”.Iniziò così un percorso tutto in salita che portò a far conoscere un nostro prodotto tipico, la sfogliatella in tutta l’Italia. Una realtà ricca di soddisfazioni e crescita economica dando lavoro a tante famiglie salernitane. Coraggio, umiltà e tenacia sono stai alleati di Antonio, che oggi lascia un dolore incolmabile in tutte le persone l’hanno conosciuto, sostenuto e amato. Un vuoto incolmabile per la sua famiglia, per i suoi figli, per le sorelle e il fratello.
Antonio Botta è sempre rimasto quel ragazzo di Mariconda cresciuto nell’oratorio della chiesa Madonna di Pompei sotto la guida di Padre Giovanni, e dei suoi genitori semplici operai. Ciao Tonino!
Da un vecchio articolo di giornale del 2005:
“Eravamo ragazzi in cerca di fortuna, e quasi per caso, abbiamo cominciato a sperimentare il successo dell’Italia che per la prima volta imparava a conoscere il gusto di sfornare i cornetti surgelati tra le pareti di casa, risparmiandosi le file del bar. Allora avevamo un piccolo laboratorio – ricorda Antonio Botta – ci sono voluti dieci anni di esperienza per diventare quello che siamo oggi”.
Nel 1985 arrivò il primo vero stabilimento. Vicina all’inaugurazione del nuovo opificio di quattromila metri quadri, La Nuova Santa Rosa è una delle poche aziende Campane che ha deciso di investire nella ricerca e nella sperimentazione. Al lavoro per chiudere l’intesa con il dipartimento di scienze dell’alimentazione dell’università di Napoli Federico II e con l’ateneo di Salerno, ha in progetto di lanciare sul mercato una linea all’avanguardia di semilavorati. A distinguerli da quelli attualmente prodotti, sarebbe la possibilità di consumo più veloce rispetto ai tempi ordinari di scongelamento dei surgelati normali, che richiedono molte ore di riposo prima di essere infornati. Secondo il programma di ricerca, pizzette, rustici, fagottini o brioche potrebbero essere nel piatto fumanti solo in mezz’ora. “Diventerebbe un prodotto altamente competitivo nella ristorazione – continua Antonio Botta – agevolando i gestori dei locali che potrebbero accontentare i clienti in qualunque momento, senza farsi trovare mai impreparati”. Vendita in tutte le regioni d’Italia e all’estero , la consegna avviene a domicilio con autofrigo a temperatura controllata. L’azienda serve la grande distribuzione, ma anche hotel, ristoranti e catering.
Anna De Rosa