di Monica De Santis
di Monica De Santis “Una tristezza enorme ci attraversa per la morte del Maestro Franco Battiato, talento unico della musica italiana contemporanea, un fine intellettuale, artista a tutto tondo, amato da tutte le generazioni. Persona garbata e di grande umanità. Ha espresso con rara intelligenza, ironia e profondità d’animo l’Italia del nostro tempo, i suoi vizi, le sue virtù, i sentimenti di angoscia e di incertezza che la attraversano. Battiato è stato anche un grande uomo del Sud, della sua terra, l’amata Sicilia, che ha sempre bacchettato e allo stesso tempo difeso da pregiudizi e luoghi comuni. Lascia un grande vuoto e un senso di solitudine in tutti quanti noi”. Così il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca ricorda il cantautore siciliano, che nella città e nella provincia di Salerno è stato più volte ospite. Quattro le esibizioni a Salerno, la prima nel 1981 al Teatro Augusteo, poi ancora nel 2000 e 2009 per il Capodanno in piazza, ed infine nel 2013 all’Arena del Mare in piazza della Concordia. In provincia invece è stato ospite nell’estate del 2009 del Festival di Ravello e poi nel 2012 del Giffoni Film Festival, nel 2013 è stato protagonista a Serramezzana della rassegna organizzata da Ruggero Cappuccio e nel 2014 è stato ospite del Meeting del Mare organizzato da don Gianni Citro.
Franco Battiato è morto ieri mattina, alle 5, nella sua residenza di Milo, aveva 76 anni. Era nato a Jonia. Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità. Gli acciacchi degli ultimi anni, ed anche una caduta dal palco poco prima dei suoi 70 anni nel 2015, hanno reso difficili o suoi ultimi anni. Il suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che tra l’altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma “Diamoci del tu”) ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva. Lungo questi decenni Franco Battiato ha costruito un percorso davvero unico nel panorama italiano. Un ironico libero pensatore che ha praticato l’arte della provocazione e che ha avuto pure una breve esperienza (non retribuita) come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, durata da novembre 2013 a marzo 2014 e finita in modo a dir poco burrascoso. Anche se è sempre stato lontano da atteggiamenti militanti, non ha mai nascosto le sue simpatie per la Sinistra e con “Povera patria” ha firmato uno dei più intensi ritratti del degrado del nostro Paese. Battiato è stato uno studioso dagli orizzonti amplissimi che sa praticare l’arte della canzone pop ma che, grazie alla sua cultura dai vasti orizzonti, usa linguaggi e riferimenti diversissimi, sia in campo musicale che in altre forme di espressione artistica, come il cinema, la pittura, l’opera. La notizia della sua scomparsa si è diffusa nel giro di pochissimo e tanti, tantissimi sono stati i messaggi di cordoglio e di ricordo che sono stati inviati alla famiglia. A ricordare la figura dell’autore di “Centro di gravità permanente”, “Bandiera Bianca”, “Cuccurucucù”, “La cura”, “L’era del cinghiale bianco” e tantissimi altri successi, anche Piero De Luca, Vicecapogruppo Pd alla Camera dei Deputati che attraverso i socil scrive: “Addio al Maestro Franco Battiato, straordinario poeta, cantautore, compositore, musicista. Uno dei più grandi di sempre nel panorama italiano. La gratitudine per tutte le emozioni che ci ha donato, con la sua grazia ed eleganza, non sarà mai abbastanza”. Il funarale del grande cantautore siciliano si terranno oggi,in forma privata, come annuncia la famiglia. Intanto a Milo, il paesino alle pendici dell’Etna il sindaco Cosentino ha annunciato che nel comune sarà lutto cittadino “Sicuramente faremo qualcosa per avere un perenne ricordo di Franco Battiato. Milo evidentemente è stato un posto mistico per essere stato scelto da lui: dalla sua casa si vedeva uno scorcio del porto di Giardini Naxos e la cupola della chiesa di Riposto”.