A Salerno un aiuto concreto per genitori separati i - Le Cronache Ultimora
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A Salerno un aiuto concreto per genitori separati i

A Salerno un aiuto concreto per genitori separati i

di Erika Noschese

Con una cerimonia toccante e l’apertura ufficiale del suo primo sportello a Salerno, prende forma concreta la filosofia “Mai più soli”. Situato presso la Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore in via Enrico Bottiglieri 21, lo sportello è frutto della sensibilità e dell’accoglienza di Don Nello Senatore, parroco della chiesa. L’iniziativa, improntata alla solidarietà, all’accoglienza, alla condivisione e all’ascolto, mira a offrire supporto a coloro che affrontano l’esperienza traumatica della separazione. Il progetto accoglierà chiunque abbia bisogno di condividere, raccontarsi e essere ascoltato, offrendo un duplice sostegno: umano e specialistico. Attraverso una rete di sportelli che verranno aperti gradualmente su tutto il territorio provinciale, in collaborazione con la Provincia di Salerno, Caritas, Comuni e professionisti selezionati, si intende favorire non solo l’accesso al gratuito patrocinio e al sostegno economico nei casi di particolare indigenza, ma anche la conciliazione tra le parti. Qualora la conciliazione non fosse possibile, verrà intrapreso un percorso consapevole con il supporto di esperti, focalizzato sulla condivisione delle responsabilità e il contemperamento degli interessi, sempre con l’interesse supremo dei minori al centro, attraverso l’applicazione dei principi della bigenitorialità, del collocamento paritetico e del mantenimento diretto. Emilio Taiani, segretario regione Campania Unarma, associazione sindacale Carabinieri Campania, ha sottolineato una problematica specifica ma diffusa: “Per le Forze Armate, così come per le Forze di Polizia, esiste un problema particolarmente sentito: che i genitori separati, sia gli uomini che donne in uniforme, hanno delle grandi difficoltà. Come voi ben potete sapere, noi dell’Arma siamo sempre in servizio, non abbiamo orari e nella maggior parte dei casi i nostri figli, nell’ambito di una separazione, soffrono questa situazione. Anche perché, quando ce n’è la possibilità, siamo costretti a lasciarli a terzi. A ciò si aggiunge che, con una valutazione in base all’inflazione attuale, uno stipendio ormai non basta neanche lontanamente a sostenere una famiglia, per cui la gestione dei figli in caso di separazione diventa ancora più difficile: si va a finire, in alcuni casi, addirittura a ridosso della soglia di povertà”. Paolo Cappetta, dell’associazione Pezzidicuore Aps, ha evidenziato l’importanza del momento: “Oggi è una giornata importante per l’associazione Pezzidicuore, un’associazione di genitori separati che sul territorio già lavorava da tanto, però grazie ad un protocollo di intesa con la Provincia di Salerno e con la delegazione della Caritas Campania, si sta portando avanti questo progetto: l’apertura, in tutta la regione, di sportelli rappresentativi dell’esperienza di Pezzidicuore. Uno sportello diverso, che non sia soltanto di ascolto ma di sostegno. Tutte le persone che si recheranno allo sportello saranno guidate da un tutor, ed è questa la novità più importante, che nasce dall’esperienza portata avanti negli scorsi anni da Pezzidicuore. Una persona che ha sofferto e che adesso è in grado di poter aiutare il prossimo ad affrontare la sua battaglia, quindi, farà da tutor, rendendo quanto ha ricevuto. Questo è lo spirito dell’associazione: dare e avere. Il tutor lo guiderà con i professionisti che troverà all’interno dello sportello: psicologo, avvocato e fiscalista. Nei casi più particolari, quando ce ne sono le condizioni, aiutiamo anche alla ricollocazione lavorativa, cercando di accompagnare l’utente nel percorso della separazione, che è vissuta letteralmente come un lutto nella maggior parte dei casi, senza mai mettere da parte gli obiettivi principali di cui si fa promotrice l’associazione, cioè la vera bigenitorialità. L’affido condiviso, con tempi paritetici, a settimane alternate e con il mantenimento diretto, da realizzarsi ogni volta in cui tutto ciò è possibile”. Don Nello Senatore, parroco di San Giuseppe Lavoratore, ha ribadito il ruolo della Chiesa in questo contesto: “Dobbiamo avere la consapevolezza che una separazione porta una rivoluzione nella vita delle persone e c’è bisogno di un accompagnamento. E noi abbiamo fatto questa operazione perché, come chiesa accompagniamo proprio le persone in crisi e in difficoltà, sia uomini e sia donne. Rimanendo chiaro che il sacramento del matrimonio è un punto fermo per la chiesa cattolica, questo non significa che non c’è bisogno di stare vicino a chi vive il disagio, la difficoltà. Sia sull’ordine psicologico, personale sia anche su un ordine sociale”. L’apertura di questo sportello rappresenta un passo significativo per offrire supporto concreto a chi attraversa il difficile percorso della separazione, promuovendo il benessere dei minori e un approccio consapevole e condiviso alla genitorialità.