di Red.Cro.
Nuova richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio (nella foto), attuale vice primo cittadino. Il Pm Silvio Marco Guarriello della Procura della Repubblica di Salerno, infatti, ha chiesto il processo per 5 indagati, accusati a vario titolo, in concorso, di abuso d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale, frode nelle pubbliche forniture, omissione di referto: si tratta del costruttore Romano Nuvoli, titolare della ditta appaltatrice, Luigi Bellissimo, ex assessore ai Lavori Pubblici, Manuel Bellissimo, figlio dell’ex assessore e titolare dell’impresa subappaltatrice, e del dirigente del Terzo Settore Lavori Pubblici, Tommaso Maria Giuliani. Nel solo caso di Auricchio, il reato contestato è quello di diffamazione a mezzo Internet e social network di un sottufficiale dei carabinieri (lo stesso per il quale l’ex sindaco ha già ricevuto una citazione diretta a giudizio per diffamazione dal Pm Roberto Penna, l’11 maggio scorso, a seguito delle ingiurie promulgate a carico della parte offesa durante un comizio elettorale al ristorante “La Vigna” nel 2016).
Al centro del procedimento penale, l’appalto inerente gli “Interventi straordinari finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio vulnerabilità degli elementi presso l’edificio scolastico in località Serra di Roccadaspide”: oggetto della contestazione, la presunta concessione di un subappalto senza l’autorizzazione dell’autorità competente ed avvenuta in mancanza di attestazioni e requisiti di legge da parte della ditta subappaltatrice, nonché il presunto mancato completamento di tutte le opere previste dall’appalto e dal contratto stipulato, in particolare quelle di sistemazione esterna relative alle aree di pertinenza dell’edificio scolastico. Violazioni al codice degli appalti, dunque, mentre ad Auricchio viene imputato di aver offeso il prestigio, l’onore, il decoro e la reputazione del sottufficiale dei carabinieri che redasse l’informativa che ha fatto scattare le indagini, ovvero il comandante della Stazione dell’Arma di Roccadaspide, maresciallo Tommasino Iovino: nello specifico, Auricchio inviò anche una nota al procuratore capo, ai comandanti provinciali e di Compagnia dell’Arma e ad un sito web, ove mise fortemente in dubbio le capacità professionali del sottufficiale, insinuando che fosse finanche mosso da finalità occulte che lo rendevano imparziale nelle indagini. Il Gip Alfonso Scermino del Tribunale di Salerno ha fissato per l’8 gennaio 2019 l’udienza preliminare per decidere se disporre, o meno, il processo per gli indagati, che potranno presentare prove o memorie a propria discolpa e, nel caso, essere prosciolti da ogni accusa con l’archiviazione delle rispettive posizioni.
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