Brigida Vicinanza
A lanciare l’allarme sul viadotto Gatto, prima ancora del crollo del ponte Morandi a Genova è stato il deputato salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, che il 24 luglio aveva protocollato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dei trasporti Danilo Toninelli. “Il 31 maggio 2017 – si legge nell’atto ispettivo – il dirigente alle opere e ai lavori pubblici del comune di Salerno, nel corso della commissione trasparenza, ha dichiarato la necessità di una verifica strutturale urgente del viadotto Gatto, la strada che collega il porto di Salerno agli snodi autostradali, e che, data la complessità e la specificità nonché la mancanza di professionalità e mezzi, essa dovrà essere esternalizzata; secondo quanto si apprende da fonti di stampa, questo tipo d’intervento non è stato mai fatto e sarebbe invece necessario data la vetustà dell’opera”. Secondo il deputato “gli ultimi lavori di verifica della struttura, risalgono al 2005 (e che non riguardavano tutta l’infrastruttura)”, ma “non furono mai completati, in quanto il contratto con l’Ires venne rescisso per inadempienza”. “Da allora – aggiunge il salernitano Cirielli – sono stati effettuati solo interventi ordinari; si tratta di una strada che da quarant’anni è attraversata da camion carichi di merce e sottoposta quotidianamente a forti sollecitazioni, assorbendo volumi di traffico enormi; tutti i viadotti cittadini sarebbero, in realtà, sotto osservazione, perché la loro stabilità potrebbe essere gravemente compromessa”. “A destare preoccupazione è anche il viadotto Olivieri, per le vibrazioni che potrebbero essere causate dal traforo di Porta ovest”, precisa Cirielli che chiede al ministro Toninelli “se, considerata la gravità dei fatti esposti in premessa, non intenda assumere ogni iniziativa di competenza, anche in raccordo con il comune di Salerno, per verificare la stabilità e la sicurezza dei viadotti in questione, con particolare riferimento ai viadotti Gatto e Olivieri, alla luce della necessità di preservare la pubblica incolumità”. E proprio dopo i fatti di Genova il Comune di Salerno era corso ai ripari, organizzando subito una serie di verifiche sul viadotto in questione, effettuati dalla società Istemi. Società che ha rilasciato a Palazzo di Città una relazione parziale sui controlli effettuati che ad oggi non dovrebbero destare preoccupazione. Ma si attende ora quella finale, per fugare tutti i dubbi e le preoccupazioni dei salernitani.