Spaccio, arriva la stangata del gup - Le Cronache
Giudiziaria Cronaca

Spaccio, arriva la stangata del gup

Spaccio, arriva la stangata del gup

di Pina Ferro

Un cartello tra gruppi criminali storicamente contrapposti per il controllo del traffico e dello spaccio in provincia di Salerno. Un fiume di droga che attraversava le città di Salerno, Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Bellizzi, Acerno, Montecorvino Pugliano, Cava de’ Tirreni, fino a Lanciano, sotto gli occhi dei clan De Feo e Pecoraro Renna. A distanza di oltre un anno dal blitz che portò in manette 37 persone arrivano le prime condanne. Si tratta degli imputati che hanno scelto di essere processato con il rito degli abbreviati. Ieri, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno ha inflitto la condanna a: 16 anni a Adelchi Quaranta, 12 anni a Carmine Quaranta, 10 anni ciascuno a Fiorenzo Parotti e Gianluca Esposito, 8 anni a Marika Cancellu, 8 anni a Luca Cataldo e Maurizio junior Pepe; 3 anni 4 mesi a Alfredo Portofranco (già Alfredo Cianciulli), Salvatore Sannino; 4 anni a Sabato Di Lascio; 7 anni e 4 mesi ciascuno a Giuseppe Di Mauro, Vincenzo Gorga, Francesco Marotta, Giuseppe Maria Munno e Marco Ferraiolo. Il Gup ha condannato a 7 anni ciascuno: Carmine Longobardi, Carlo Vitale, Gianpaolo D’Alessio, Riccardo Ronga, Matteo D’Alessio, Armando Faiella, Nicoletta Genovese e Alessio Pennasilico. Inflitti 6 anni e 8 mesi a Saveria Francesca Orilia; 1 anno ciascuno a a Michele Cavallo, Luca Cribari, Andrea Faruolo. Condannato ad 1 anno e 8 mesi Giuseppe Sudano. Assolti Sergio Bisogni, Carmine Mogavero, Armando Faiella, Daniele Mogavero e Gioacchino Mazzariello. Nel collegio difensivo tra gli altri gli avvocati Luigi Gargiuo, Michele Sarno, Luigi Capaldo, Massimo Ancarola e Pierluigi Spadafora. L’organizzazione fu smantellata nell’aprile del 2019 al termine di da una complessa attività investigativa coordinata sviluppata in due tronconi le cui indagini furono svolte dal Nucleo Investigativo Reparto Operativo dei Carabinieri e dalla Squadra Mobile di Salerno. Gli arrestati erano ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti” aggravata dall’aver agito al fine di agevolare le attività delle associazioni camorristiche “De Feo” e “Pecoraro”. Le attività investigative, avviate nel 2017, condotte con intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acquisire decisive fonti di prova a carico delle persone arrestate. I dati acquisiti attraverso le intercettazioni sono stati rafforzati dalle osservazioni, perquisizioni, sequestri che hanno altresì consentito di operare arresti in flagranza e sequestri durante tutta la durata delle indagini. Sono stati così ricostruiti gli assetti di due sodalizi criminali, collegati fra di loro con base operativa nella provincia salernitana e ramificazioni nel napoletano e nella provincia di Roma, che gestivano i canali di approvvigionamento di sostanza stupefacenti da spacciare nella provincia di Salerno.In particolare, per la sola piazza di spaccio di Pontecagnano Faiano, il giro d’affari é stato quantificato in circa 60mila euro settimanali.