Il 29 dicembre Vittorio Sgarbi ritorna a Salerno per le celebrazioni dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, proponendo il suo spettacolo con le musiche di Valentino Corvino
Di Olga Chieffi
Le feste al Massimo rappresentano un contenitore in cui i linguaggi si incontreranno tra loro. Diciamo tono in musica e anche in arte come tavolozza o partitura. Il 29 dicembre sarà Vittorio Sgarbi a chiudere proprio a Salerno, le celebrazioni in onore di Raffaello Sanzio, la cui opera segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi, di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, dando vita ad una scuola che fece arte “alla maniera” sua. Raffaello fu un modello fondamentale per tutte le accademie, e la sua influenza è ravvisabile anche nei pittori moderni e contemporanei. Sgarbi, insieme a Valentino Corvino, indaga le relazioni esistenti tra testi sonori, immagini e parole, in una tessitura in cui armonizzerà le originali dissonanze stilistiche. Sei video artisti, infatti, sono stati invitati ad interpretare singolarmente una sezione dello spettacolo attraverso propri archetipi, lettering, disgregazioni materiche e trascendenti parti aeree. Le immagini creeranno così un unicum ritmico installativo attorno alla riflessioni di Vittorio su “Raffaello”. A completamento del cartellone, il jazz del Trio di Salerno il 16 dicembre, il Carla Marciano Quartet nel suo ultimo progetto Psychosis, previsto per il 19, il 17 “It’s Christmas” con il brass group del teatro, il 23 dicembre scende in campo il coro del massimo con i Canti tradizionali del Natale, mentre il Natale e la vigilia del Capodanno, il 31, saranno nel segno di Daniel Oren, che bisserà il 1 per il Ravello Festival. Stelle in cartellone Fabio Sartori e Anna Pirozzi in scena il 27 dicembre con la pianista Angelina Kim, e il 30 dicembre appuntamento imperdibile con la pianista Maria Joao Pires che omaggerà Ludwig Van Beethoven nell’anniversario della nascita.