Michele Buonomo, ambientalista storico della provincia di Salerno, è stato presidente di Legambiente Regione Campania dal 2002 al 2018. Dopo aver “resistito”, a differenza di tanti altri suoi colleghi alle sirene della politica, quest’anno si è candidato con il Partito Democratico alla regione, occupando un posto nel listino della Provincia di Salerno, a sostegno di Vincenzo De Luca. Sostenuto da un manifesto progressista firmato da tanti cittadini ed attivisti, “il futuro inizia oggi”, l’ex presidente e stimato ambientalista cerca di imporsi in questa giungla di candidati, dove probabilmente il fuoco amico è la prima preoccupazione. Quale è l’importanza di Votare tra le tante liste per la lista del Partito Democratico a sostegno di Vincenzo De Luca? “In una fase di bipolarismo accentuato come è quella odierna, credo che sia importante indirizzare il proprio voto in un Partito solido, vero e proprio, che ha, se vogliamo, le sue tradizioni, la sua dialettica interna, le sue contraddizioni, che a me piacerebbe contribuire a sanare. Meglio non disperdere le energie in mille rivoli ma puntare contro l’obiettivo cercando di consolidare un sistema di pensiero collaudato, diversificato se vogliamo, ma omogeneo rispetto ai nostri competitors”. Abbiamo circa ottanta candidati in provincia di Salerno per il centro destra. Cosa direbbe alle persone che pensano di votare la coalizione di centro destra per convincerli a votare per voi? “La questione ambientale oggi è quanto mai centrale, non solo possiamo differire la salvaguardia del pianeta, ma anche dei nostri territori, noi abbiamo una regione di Sei milioni di abitanti, un vero e proprio mini stato. E il Centro destra è rimasto indietro su questo tema. La loro proposta da questo punto di vista è scarna, povera e ha il carattere di un approccio ritardato alle questioni ambientali. Ho avuto modo di confrontarmi con alcuni esponenti del centro destra, più sensibili all’ambiente e condividevano anche loro questa visione con me. Sia a livello locale che nazionale le risposta ambientalista del centro destra è sostituita da una strategia della paura”. Un giudizio sull’operato della giunta uscente. “In campo ambientale non si fa mai abbastanza, le urgenze sono moltissime, De Luca ha provato ad affrontare e a risolvere alcuni problemi che si trascinano da anni, i risultati non sono stati esaltanti, sicuramente sul sistema depurativo, che pure è importante è stato fatto qualcosa, ma credo che molto vada fatto sul versante dei rifiuti. Faccio fatica a chiamare i materiali post consumo “rifiuti” credo che questi materiali, nella loro stragrande maggioranza, vadano recuperati. Puntiamo sulla Raccolta differenziata, ma poi bisogna valorizzare questi materiali in un ambito di economia circolare. La mia proposta è di fare approvare una legge organica sull’economia circolare. In questo modo si potrebbe includere il problema dello smaltimento delle ecoballe e della plastica usa e getta. In questo modo la Regione dovrebbe acquisire su questo settore nuova credibilità. Ricordo che lo smaltimento delle ecoballe è fermo al palo perché molte gare sono andate deserte. Concludendo si può fare molto di più ma non semplicemente mettendo l’ambiente in posizione di difesa, ma mettendolo al centro di una nuova idea di sviluppo, una riconversione ecologica dell’economia e di conseguenza anche della nostra vita quotidiana”.
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Calce si dimette da direttore tecnico dell’Aspa
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