Poliedrico sul palco, anche se tendente all’umoristico Ugo Piastrella per la sera di ferragosto è riuscito a strappare in extremis il si di Biagio Izzo per la rassegna di cabaret all’Arena del Mare. «Ci sarà. – afferma – alla fine ha sciolto le riserve e ci sarà la sera del 15 agosto. C’era stato uno spostamento di date che stava facendo saltare l’appuntamento a Salerno. Ma alla fine ci sarà». Poi si sofferma su quella che sarà l’apporto alla rassegna all’arena del Mare. «Non abbiamo proposto nulla di teatro viste le notevoli restrizioni da osservare. – riprende – Abbiamo optato per una rassegna di cabaret anche se quello che proporrà Biagio Izzo è quasi una teatrale con Mario Porfito, già della serie La squadra». Ma resta un teatro che rischia di essere una delle vittime principali di questa emergenza, anche se Ugo Piastrella, attore di lungo corso, preferisce vedere più il bicchiere mezzo pieno che vuoto. «Spero che nel giro di qualche mese, magari con la scoperta del sospirato vaccino, tutto possa normalizzarsi. – afferma – Certo pensare a una riapertura dei teatri è difficile in questo momento con il rigido protocollo: ad esempio il “mio” Teatro Nuovo, secondo le restrizioni, scenderebbe drasticamente a 70 posti dagli originali 280. Ci sarà da lavorare anche se possiamo dire che le nostre istituzioni locali stanno provando il possibile. L’impegno dell’assessore Tonia Willburger è costante nella speranza che vi siano al più presto dei frutti». Dal lontano 1967 ha calcato con continuità il palcoscenico, con la sua ecletticità come attore che l’ha visto protagonista sia sul grande che sul piccolo schermo. «Una delle ultime partecipazioni è stata con Vincenzo Salemme nel film “Se mi lasci non vale”. – riprende – Oltre a qualche altra apparizione sul piccolo schermo, tra cui su Raidue. Ma faccio soprattutto Teatro, è questa la mia passione». Particolarmente proteso verso ruoli umoristici, Ugo Piastrella non si è tirato indietro nell’interpretare altri ruoli. «Diciamo che la tendenza è di fare un teatro umoristico, abbastanza tradizionale. – afferma – Ma nel tempo abbiamo fatto un po’ di tutto. E’ anche normale che un attore debba saper fare tutti i ruoli. Come qualche rappresentazione di Pirandello che ha raccolto i favori del pubblico. Ma preferisco ruoli umoristici». Che sono quelli che raccolgono i maggiori favori da parte del pubblico. Soprattutto per una serata tranquilla alla ricerca di qualche ora di distensione. «Diciamo che una rappresentazione umoristica è quella che ti assicura un certo rientro economico se non ve ne sono altri. – afferma – Chiaro che il cartellone comico è il primo elemento che ti permette di avere un certo rientro, contando su uno zoccolo duro di spettatori. Ma l’importante è che il teatro sia fatto bene e che riesca a interessare».
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