Si ricomincia a suonare il 12 luglio all’Arena del Mare con l’omaggio a Ludwig Van Beethoven. Sul podio Daniel Oren per la V sinfonia, il Brahms delle Danze Ungheresi e l’ouverture-fantasia di Pëtr Il’ič Čajkovskij, dedicata a Romeo e Giulietta. In agosto riprende “Un’Estate da Re” dove la nostra formazione incontrerà Vittorio Grigolo e Placido Domingo.
Di OLGA CHIEFFI
A Salerno la musica riprende dall’Arena del Mare, il 12 luglio, con Daniel Oren e la filarmonica “G.Verdi”. Nel cartellone elefantiaco dello spazio salernitano, la grande musica è affidata al nostro massimo, che si presenta al pubblico salernitano con l’omaggio di prammatica a Ludwig Van Beethoven, nel 250° anniversario della nascita. Il nostro direttore ha deciso di iniziare dalla V sinfonia op.67 in do minore, di un Beethoven titanico, più asciutto e meno enfatico rispetto a quello dell’Eroica, che ascolteremo domenica da Riccardo Muti. La forma stessa è essenziale, senza espansioni retoriche, la coerenza interna rigorosa. I temi sono netti e concisi, come lo scarno inciso d’apertura, un motto di sole quattro note, l’inciso “del destino”, la perfezione raggiunta in quella configurazione icastica del tema dei celeberrimi “tre più uno” colpi iniziali, esposti all’unisono. Omaggio a Brahms con due delle famose Danze Ungheresi, piccoli capolavori di estro e vivacità tzigana e per concludere il primo dei concerti che vedrà poi la nostra orchestra in tour in Campania, tra Ravello, la Reggia di Caserta e gli splendidi siti della nostra provincia, l’ouverture-fantasia, in Si Minore ispirata alla storia d’amore e morte di Romeo e Giulietta eternata da Shakespeare, di Pëtr Il’ič Čajkovskij, latrice di una musica “trasfigurata”, che si libera delle parole di Shakespeare cercando di esplorare il senso drammatico al di là di relazioni di concatenamento. Una scoperta questa di Cajkovskij di poter far comunque teatro, al di là dell’angusta scena, e di conferire alla musica, quella possibilità che le è assolutamente propria, poter generare continuamente una continua e infinita nascita di significati e interpretazioni. Ma il tour della Filarmonica prevede un ricco carnet con grandissimi personaggi, a cominciare dal concerto del 3 agosto nell’ormai abituale cornice dell’Aperia della Reggia di Caserta, ove Daniel Oren sposerà la voce del tenore Vittorio Grigolo, l’erede di Luciano Pavarotti. Due giorni dopo, il 5, la Filarmonica sarà ancora all’ Arena del mare, prima di incorniciare l’alba sul palco mozzafiato del Ravello Festival, l’11 agosto, diretta da Daniel Oren. Il 13 agosto i nostri orchestrali cambieranno genere e si porranno, alla Reggia di Caserta, a servizio della voce teatrale di Lina Sastri, diretti da Antonio Sinagra, prima di incontrare la bacchetta di Placido Domingo, per il concerto del 22 agosto, sempre a Caserta. Ancora un passaggio nella nostra provincia il 25 agosto con Daniel Oren, prima di un progetto speciale per il concerto del 29 agosto a Villa Rufolo, una assoluta gemma del programma del Ravello festival, in una data veramente speciale per i jazzofili e gli intenditori dei maestri del sax alto. Il giorno successivo il 30 agosto Daniel Oren incontrerà il violino ardente e adamantino di Vadim Repin, prima di chiudere dal 9 al 13 settembre con “Die Lustige Witwe”, lustig e lust con le note di Franz Lehàr, per passare speranzosi e consapevoli il testimone alla stagione lirica nel nostro teatro, tra i velluti, gli affreschi e gli stucchi dorati, che questa pandemia ci ha negato.