di Andrea Pellegrino
Nel giorno delle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria, la Lega si riunisce in provincia di Salerno. Riorganizzazione del partito nel salernitano ma, soprattutto, messa a punto in vista delle prossime elezioni regionali, naturalmente con gli occhi ben puntati sulle sfide di ieri. Sala piena quella del Polo Nautico: tanti volti noti ma soprattutto tanti militanti del partito di Matteo Salvini che cerca di superare le turbolenze interne a Salerno e ripartire. Mezza apertura su Stefano Caldoro candidato del centrodestra ma Gianluca Cantalamessa annuncia: «Ci sono anche altri nomi sul tavolo, compresi quella della Lega». Obiettivo primario sono anche le prossime elezioni comunali a Salerno, Nicholas Esposito annuncia: «Il 1 febbraio ci incontreremo ma la Lega ci sarà». Saluto di benvenuto del consigliere comunale della Lega, Giuseppe Zitarosa, in sala c’è anche Ernesto Sica che attende una candidatura alle prossime elezioni regionali strizzando l’occhio anche verso Forza Italia, suo ex partito d’appartenenza. «Le regionali in Campania sono una tappa fondamentale e sono un punto di partenza del progetto di Matteo Salvini. La Lega in Campania diventerà il punto di riferimento di tutto il centrodestra», dice Luca Molteni, coordinatore regionale della Lega.
LE REGIONALI
L’unità del centro destra non è in discussione, annuncia il deputato Cantalamessa. «Stefano Caldoro – dice – è un caro amico e ho grossa stima nei suoi confronti ma il nome è un ragionamento che inizierà da domani mattina. La cosa fondamentale è andare a vedere una politica agroalimentare della Campania che è solo terza nel meridione. Bisogna parlare di infrastrutture, di sanità perché se cambiamo i nomi ma i problemi restano è normale che i cittadini si allontanino dalla politica. Vogliamo parlare di sanità, trasporti e vogliamo avere figli che vanno alle stazioni per andare a fare un viaggio e non perché non hanno futuro qui». Nessun veto neppure su Cirielli (nome proposto da Fratelli d’Italia): «E’ un caro amico. Qualsiasi nome potrebbe andar bene ma va contestualizzato con le altre regioni al voto. Noi abbiamo – conclude Cantalamessa – più di un nome ma ripeto la soluzione non è il nome ma affrontare i problemi e il nome dovrà essere una sintesi delle altre regioni chiapenultimi per i tanto sbandierati Lea, sui rifiuti, le ecoballe allora di cosa stiamo parlando. Non credo che la campagna elettorale vada impostata contro De Luca, che lo inchioderemo di fronte alle sue responsabilità, ma dobbiamo parlare del nostro programma e delle nostre proposte». Sul programma annuncia: « Deve essere a favore dei giovani, della sanità, della qualità in continuazione con quanto fatto all’interno della mia università. Questo è l’impegno che io ho, una grossa responsabilità e sono grato a Matteo Salvini per avermi concesso questo ruolo e poi verranno le candidature».
IL CASO SALERNO
«Nessuna polemica», chiarisce Esposito: «Solo una discussione all’interno del partito, utile per la sua crescita». «Io – prosegue il coordinatore provinciale – sto lavorando da qualche mese sulla provincia di Salerno, ho incontrato tanti militanti e continuerò a farlo. Le polemiche le spegneremo con i fatti e con il nostro lavoro. Ci impegneremo e lavoreremo tanto anche per le comunali, sicuramente presenteremo una lista e il prossimo 1 febbraio sarò a Salerno per cercare una quadra anche su Salerno città».