di Andrea Pellegrino
AAA cercasi rifiuti per l’impianto di compostaggio. Il Comune di Salerno, o meglio la Salerno Pulita, ha aperto le porte ai comuni della provincia che hanno necessità di smaltire frazione umida. Il sito di compostaggio del capoluogo non è utilizzato al massimo, con evidenti squilibri finanziari nella gestione. Dunque la necessità è quella di aumentare l’ingresso della frazione umida per arrivare a trattare la quantità necessaria a mantenere in equilibrio economico l’impianto, già finito in passato sotto i riflettori dell’Anac di Raffaele Cantone e della Procura di Salerno, seppur sotto il profilo giudiziario non ci sono ancora sviluppi. Stando ai dati, il Comune di Salerno ha una produzione di circa 17.600, 00 tonnellate / anno di frazione organica che vengono conferite presso l’impianto di compostaggio cittadino, in forte riduzione nel corso degli anni. Il sito può ospitare, invece, 23.000,00 tonnellate di frazione organica complessive. Insomma all’appello mancherebbero 6.000 tonnellate circa da ricercare nei comuni della provincia di Salerno, come stabilito da una recente delibera di giunta comunale che ha autorizzato la società “Salerno Pulita” ad un’indagine di mercato. Ma non solo. La crisi del sito di compostaggio ha portato anche ad un abbassamento dei prezzi nei confronti della Gesco ambiente. La tariffa fissata a 168 euro a tonnellata si è ridotta di dieci euro.