di Erika Noschese
Nulla da fare, per la maggioranza Napoli che, magicamente e d’improvviso, si ricompatta anche per gli istituti di partecipazione. Il tutto potrebbe essere riassunto con “questa diretta streaming non s’ha da fare”, nonostante varie sollecitazioni da parte dei consiglieri d’opposizione, Celano e Cammarota su tutti. Proprio il presidente della commissione trasparenza, infatti, ha presentato un emendamento per chiedere la diretta streaming del consiglio comunale sul sito istituzionale del Comune. «Mi attendo un atto di responsabilità da parte del consiglio comunale», ha dichiarato Cammarota chiedendo il voto nominale. Il capogruppo di Forza Italia ha rilanciato, ancora una volta, la cosiddetta bozza Cammarota che prevede, tra le altre cose, proprio la diretta streaming, a dispetto del regolamento presentato dal consigliere Guerra. «Quest’amministrazione nega la partecipazione popolare – ha dichiarato Celano – Abbiamo una bozza di regolamento copiato da Modena in contrasto con quello di Cammarota». Numerose le contraddizioni evidenziate nella bozza di regolamento, quale le petizioni, i referendum che dovrebbero ottenere almeno 10mila firme. Da qui la richiesta di avere, ancora una volta, il commissario ad acta che approvi il regolamento. Parla di errori di forma e di sostanza, invece, il consigliere Lambiase secondo cui – ad oggi – nessuno conosce il regolamento integrato dopo la prima bozza stilata. Favorevoli all’approvazione del regolamento degli Istituti di Partecipazione i consiglieri D’Alessio e Naddeo che convengono, entrambi, sulla necessità di approvare il regolamento che andrà poi perfezionato man mano. Tra le maggiori criticità evidenziate la consultazione referendaria che dà diritto a tutti i cittadini salernitani e il diritto di iniziativa popolare che vale solo per i cittadini che vivono a Salerno da almeno 5 anni. Nonostante ciò però il regolamento è stato approvato.