Il binomio è entrato sulle note di “E lucevan le stelle” dalla Tosca che hanno portato fortuna
Dal nostro inviato GIULIA IANNONE
Se la bacchetta israeliana Daniel Oren stava dirigendo Tosca, una delle opere che più sente e ama, sul podio del suo teatro, il Verdi di Salerno, sul manto erboso dello storico ovale di Piazza di Siena, il cavaliere israeliano Daniel Bluman, insieme al suo cavallo Ladriano Z è stato introdotto sul percorso di gara dalle note di “E lucevan le stelle”, l’addio alla vita di Mario Cavaradossi. Daniel, è nato in Colombia il 15 marzo 1990, ma la famiglia è ebrea. Suo nonno è sopravvissuto all’olocausto, dopo aver trascorso tre anni nel campo di concentramento di Auschwitz, trasferendosi in Sudamerica dopo la Liberazione. Il giovane Daniel, ha cominciato a montare all’età di tre anni e da Young Rider, ha gareggiato in Colombia, Germania, Usa. Ha, quindi, avuto la possibilità di lavorare con i più importanti istruttori al mondo, tra cui il Campione Brasiliano Nelson Pessoa, nelle sue scuderie in Belgio ove è rimasto alcuni anni. Nel 2007 Bluman si è mosso dalla Colombia a Wellington, Florida, per dedicarsi attivamente alla sua carriera equestre. Vanta, per dirla in breve, numerose partecipazioni internazionali, tra cui spiccano tre Campionati del mondo ( Lexington, Caen e Tryon), i Giochi Panamericani del 2011, due Giochi Olimpici (Londra e Rio De Janeiro). Cittadino colombiano ed israeliano (la nazione di origine della madre) ha deciso, dopo i Giochi Olimpici del 2016, di cambiare nazionalità, e continuare a gareggiare sotto i colori bianchi ed azzurri in cui campeggia al centro, la stella a sei punte di Davide, per la quale oggi ha vinto a Roma il Gran Premio nella città eterna, scrivendo a chiare lettere, il suo nome nell’albo d’oro di questo prestigioso appuntamento equestre internazionale. “E lucevan le stelle”.