Un incontro fortemente voluto perché «c’è esigenza di fare rete tra i vari attori in materia di sicurezza, la cooperazione è fondamentale se vogliamo raggiungere l’obiettivo di formare ed informare a quelle che non devono essere vissute come un insieme di norme e di obblighi restrittivi, ma che sono buone pratiche di ciò che deve diventare uno stile di vita. Chi si occupa e, mi sento di dire, preoccupa della sicurezza in un evento non può e non deve essere considerato un ostacolo». È decisamente positivo il bilancio che Alessia Rizzo, presidentessa dell’associazione 4S – Safety, Security, Sustainability & Social («parola intesa come sguardo all’ambiente circostante con il quale comunicare, e non come social network», precisa Rizzo) dà dell’incontro organizzato ieri presso la sala dei Marmi del Comune di Salerno, grazie al patrocinio della Camera di Commercio di Salerno e della stessa amministrazione comunale salernitana. “Progettazione e Gestione della Safety & Security degli eventi. Oltre le circolari Gabrielli e Piantedosi. Analisi, Procedure e Case Study”, questo il titolo del convegno, valido ai fini dell’aggiornamento Rspp-Aifes (Associazione Italiana dei Formatori ed Esperti in Sicurezza sul Lavoro) e accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno e di Nocera. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore comunale all’Urbanistica Domenico De Maio, che ha sottolineato l’importanza di svolgere un evento come questo nella città di Salerno, ormai punto di riferimento regionale per l’organizzazione dei grandi eventi, e del Prefetto di Salerno Francesco Russo che, con il suo ufficio, ha messo a punto e reso liberamente consultabile sia un vademecum per le commissioni comunali in materia di sicurezza che un disciplinare tecnico, ricchi di spunti ed estremamente interessanti sono stati tutti gli interventi dei relatori che si sono susseguiti. A rompere il ghiaccio, Ermanno di Nuzzo, avvocato e Magistrato Onorario del Tribunale di Nocera Inferiore, che ha affrontato la questione di quanto sia rilevante, da un punto di vista giuridico, il «non facere per evitare un evento dalle conseguenze disastrose. Quando qualcosa va storto, oltre ai materiali commettitori di un errore, rischiano di essere imputati anche i vertici istituzionali, come il sindaco, per non saputo fornire adeguate misure preventive. La circolare Gabrielli fornisce delle regole ma, soprattutto, orienta per prevenire danni di diversa gravità e, se applicata a dovere con le giuste tempistiche e intelligenza, evita l’imputabilità dei dirigenti».
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