Erika Noschese
«Noi non ce l’abbiamo con i lavoratori, sono persone che hanno il diritto del pane quotidiano ma viene violato dalla famiglia Pisano, non da noi». Lo ha dichiarato il presidente del comitato Salute e Vita, Lorenzo Forte nel corso del presidio tenutosi ieri mattina dinanzi il Tribunale, in concomitanza con l’udienza del Riesame per decidere il futuro dello stabile di via dei Greci. Tanti i presenti, muniti di mascherina, striscioni e cartelloni per chiedere il rispetto del diritto alla Salute. Va ricordato che presto le Pisano potrebbero essere delocalizzate a Buccino, dopo il bando Asi. Scelta, questa, che non è piaciuta al sindaco Nicola Parisi e all’amministrazione comunale, tanto di maggioranza quanto di minoranza. A tal proposito, Forte ha dichiarato: «Noi non possiamo biasimare chi ha paura di accogliere una fonderia. Noi non siamo contro le fonderie ma contro gli imprenditori che sono disonesti perché violano la legge e perché fanno profitto non rispettando né l’ambiente né la legge». E ancora: «Noi siamo per tutte le fabbriche che rispettano la legge, vengono costruite nuove con gli impianti tecnologici e abbattono l’inquinamento perché non è vero che una fabbrica non inquina, al massimo lo abbatte e deve andare in zona industriale. Noi non biasimiamo gli abitanti di Buccino che hanno paura della famiglia Pisano che ha dimostrato, fin dal 2004, di non rispettare la legge», ha poi aggiunto il presidente del comitato Salute e Vita, ricordando che l’Arpa, nella relazione del 2015, ha scritto “i tecnici dei Pisano, non solo non rispettano Aia e bat e inquinano le tre matrici, acqua, suolo e aria ma non hanno la cultura dei bat e dell’Aia, non le conoscono le norme. «Di fronte a questo, se il sindaco di Buccino legge questa relazione, ha paura di accogliere un imprenditore del genere», ha aggiunto Forte, spiegando che se il Riesame non decreterà il sequestro, e dunque lo stop definitivo dell’opificio di Fratte, «contrasteremo la sentenza in maniera civile. Tuttavia, la Cassazione ha sbugiardato quella decisione. Noi andremo avanti a raccontare la verità, i giudici possono sbagliare ma noi avvieremo tutto ciò che è in nostro potere per ottenere il diritto alla Salute». Intanto si attende la sentenza che potrebbe mettere un punto alla vicenda, ma non prima di qualche giorno.