di Andrea Pellegrino
«Serve qualcuno che smaltisca i fanghi dei depuratori». E’ la Regione Campania, e quindi la Sma, a contattare direttamente Nunzio Perrella, l’ex boss della Camorra, che nel video di Fanpage ha vestito i panni dell’agente provocatore. Lui ha incontrato criminali, imprenditori e politici ed è stato contattato da funzionari pubblici. L’appalto finito al centro di un filone d’indagine della Procura di Napoli, è quello che riguarda i depuratori. Sei milioni all’anno. Per la vicenda è indagato Luciano Passariello, consigliere regionale dei Fratelli d’Italia e candidato alle elezioni politiche. Lui, nel primo video non compare mai, ma il suo segretario dice a Perrella: «E’ lui che tiene in mano la Sma». A lui è riconducibile – si dice negli ambiente politici – il vertice della società, Lorenzo Di Domenico, destinatario come gli altri del decreto di perquisizioni, quindi indagato. Ma è Agostino Chiatto della segreteria di Passariello a prendere accordi e a parlare di soldi. Passariello deve candidarsi, fa intendere all’ex boss. Ed infatti Passariello è candidato alle politiche con il centrodestra. Il primo video si chiude con un appuntamento a Salerno. La cordata di imprenditori – emerge dalle carte della Procura – è composta da Salvatore Porro, Abramo Maione, Vincenzo Ricco, Antonio Cristofaro e Giovanni Caruson. Antonio Cristofaro è il nipote di Giuseppe, soggetto apicale del clan Bidognetti di Casapesenna. Il punto di riferimento in Regione Campania è Lucio Varriale che, sempre secondo le carte, è in contatto diretto con Caruson, vicino al clan Cimmino, indicato anche come intermediario tra gli imprenditori della cordata interessata all’appalto e il consigliere regionale Passariello. Il 5 gennaio il «braccio destro di Luciano Passariello» chiude l’accordo. Annuncia di essere anche il tesoriere del partito (fdi) a Napoli. Seimila tonnellate al mese da smaltire, 175mila euro da destinare alla politica. Con un regalo in più ad un dirigente regionale. Per «tutte le autorizzazioni». Su un foglietto ci sono tutte le cifre da destinare ai politici, tecnici e funzionari della Sma. Il patto si stringe: «Se sappiamo far funzionare il giocattolo possiamo tenercelo». Tanto, annuncia il segretario del consigliere regionale, «si andrà di proroga in proroga».