Erika Noschese
Non accenna a placarsi la polemica del rappresentante della comunità senegalese Daouda Niang, circa il caldo tema della sicurezza in città, dopo la recente aggressione ai danni di una vigilessa avvenuta pochi giorni fa a Salerno. In una lunga e provocatoria lettera lancia un appello ai cittadini salernitani chiedendo loro di smetterla con gli allarmismi e di fare politica sulla loro pelle. A detta di Niag, il lungomare che “tutti attaccano, tutti strumentalizzano e associano all’insicurezza come fosse zona di guerra” in realtà sarebbe “più sicura di casa loro, perché tutti sanno che qui a Salerno le forze dell’ordine sono formate da uomini e donne che lavorano sul campo, più fuori che negli uffici”. Il rappresentante dei senegalesi sostiene che il lungomare, “zona dove lavorano i più deboli socialmente, i più esposti, utili a nascondere i problemi degli altri cittadini, sulla quale tanti politici cercano di guadagnare voti ed una parte della stampa cerca cronaca per completare le pagine dei giornali e vendere” non presenta alcun tipo di problema. “Sopravvivere non è un reato e, per favore, non mi parlate delle tasse, perché le tasse le paghiamo più di tanti italiani e anche ad esse sono legati i nostri permessi di soggiorno”, aggiunge Niag addossando la colpa di queste polemiche agli ambulanti locali, rei – a detta del senegalese – di essere anche i responsabili del trasferimento presso il sottopiazza della Concordia. “E noi chi siamo, non siamo anche noi ambulanti locali? Non abbiamo gli stessi diritti di tutti gli altri ambulanti? O c’è qualcuno in città che comanda più di altri, che ha più diritti di altri?”, si chiede Daouda “Tutti attaccano Lungomare perché, si pensa, noi non votiamo. Ed anche su questo molti si sbagliano perché alcuni di noi votano in quanto italiani anche se neri. Il punto è che non siamo venduti. Noi non votiamo nessuno per scambio di favore. Noi abbiamo accettato tutto le proposte dell’amministrazione comunale per vivere in pace ma, evidentemente, a molti non sta bene, in modo da poter continuare a nascondere i veri problemi della città. Lungomare è più sicuro di casa vostra. Anche nel recente episodio di una vigilessa che ha detto di essere stata aggredita, a cui auguriamo di stare bene ma anche invitiamo a spiegare come mai si ritrova una foto di Mussolini sulla sua pagina Facebook, e poi ha scritto una le tera in cui dice di come fosse bello Lungomare in passato, si dimentica che noi abbiamo fatto più di dieci anni nell’area del sottopiazza della Concordia e non è mai successo niente, eravamo autorizzati e pagavamo tutte le tasse. E lavoravamo con rispetto e onestà. Per favore, allora, smettete con questo allarmismo. Per favore smettete di fare la politica sulla pelle nostre. Lasciateci vivere in pace, Salerno è la nostro città che amiamo più di voi, Salerno è una città sicurissima, in cui tutti possono fare una passeggiata senza alcun tipo di pericolo. Eppure, si parla solo delle aggressioni ai vigili. Forse c’è qualcosa che ci sfugge, che non riusciamo a capire bene?”, dice infine il rappresentante della comunità senegalese.