di Andrea Pellegrino
Cinquantuno milioni di euro. Questa è la cifra che la Provincia di Salerno deve recuperare per mettere in pari il bilancio. Il presidente Giuseppe Canfora, lo scorso 1 settembre, ha provveduto ad approvare il preventivo, nonostante il parere negativo del dirigente del settore che ha manifestato due violazioni: il mancato raggiungimento del principio del pareggio finanziario complessivo e quello del rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Ieri sarebbe partita già la richiesta al Ministero competente per salvare i conti di Palazzo Sant’Agostino. Ma la cifra da coprire sarebbe abbastanza elevata. La corsa contro il tempo, dunque, sarebbe partita, con il bilancio che ora dovrà passare all’esame dell’aula provinciale. Con molta probabilità entro metà settembre sarà convocato il Consiglio. Se il governo non dovesse stanziare i fondi necessari, assicurando, in tal modo, il pareggio di bilancio, si aprirebbe lo scenario più nefasto per la Provincia di Salerno. Allo stato mancherebbero, considerato il consistente squilibrio, i soldi necessari per la manutenzione, per le strade e per le scuole. La stessa Regione Campania, a fronte di una richiesta dell’amministrazione provinciale di un milione e centomila euro per l’edilizia scolastica, avrebbe chiuso gli spazi finanziari, per “l’indisponibilità di fondi”. Insomma, una matassa complicatissima da sbrogliare. Tra l’altro da anni ormai la Provincia di Salerno ha innalzato tutte le aliquote al massimo per quel riguarda i tributi provinciali. Basti pensare che dalla quota della Rca (assicurazione per le auto) la Provincia incassa ben 41 milioni di euro, con una aliquota che raggiunge il 16 per cento; solo per le trascrizioni auto, incassa, invece, 21 milioni. Cifre che però non servono a mettere in sicurezza i conti provinciali e i relativi servizi. LE SPESE Dal bilancio salterebbero agli occhi alcune voci. La prima riguarda i servizi istituzionali, generali e di gestione. Rispetto allo scorso anno, la Provincia prevede una spesa in più: 78 milioni e 500mila euro aumentate a 116milioni e 600mila euro. Crolla la spesa per il turismo che da 345mila euro va a 10mila euro ma vanno su le relazioni internazionali. Infatti, rispetto ad un precedente stanziamento di 5mila euro, l’amministrazione provinciale prevede una spesa di 218mila euro. Nessuna indicazione rispetto ai progetti. Chissà se Kim Jong Un non abbia spaventato anche Canfora.