Comprendo il sindaco di Vietri sul Mare Benincasa va a caccia di pubblicità sui giornali e sulle tv visto che da oltre un anno è scomparso dal circo mediatico, insieme alla sua giunta balneare. E mio malgrado sono costretto a dargli un po’ di voce in questo finale di carriera inglorioso e direi quasi velenoso. Solo e abbandonato anche dal Pd provinciale, Benincasa cerca di trasformare Vietri negli ultimi giorni di Pompei, trascinando a fondo anche chi sperava di raccoglierne l’eredità alla prossima tornata elettorale, mostrando di non gradire le critiche dell’opposizione che finalmente si compattata. Segno che la situazione è abbastanza grave. E naturalmente Benincasa cerca di inventarsi un altro nemico, Cronache, nella speranza di uscire fuori dall’apnea mediatica in cui è relegato e in cui ha relegato Vietri, la porta della Divina costiera. Fino a quando le sue esternazioni sono rivolte all’attività di contrasto dell’opposizione passi, ognuno dice la sua e chi vivrà vedrà. Se anche ex assessori della sua giunta hanno deciso di votare contro il provvedimento finanziario evidentemente non si tratta solo di schermaglie politiche. Granozi, pur di tenere in piedi la maggioranza, si è assunto debiti non suoi. Non lo diciamo noi ma lo stesso Benincasa che smentisce quanto riferito in Aula dall’opposizione che questo esercizio economico non comporterà un “tassa” di 65 euro per ogni cittadino. Un botta e risposta che lascia il tempo che trova, ognuno fa la sua parte politica ovviamente. Sarà il tempo a decidere chi avrà ragione. Per quanto riguarda Cronache, ben presente in Assise, si è limitata come al solito a raccontare quello che è successo nel Consiglio comunale. Cosa a cui evidentemente Benincasa non è abituato, cercando di nascondere la polvere sotto il tappeto. Ricordo poi al sindaco che l’ultima volta che è stato interpellato telefonicamente da una nostra giornalista, più che parlare urlava come un ossesso, mostrando anche cattiva educazione nei confronti della collega. So che non ha studiato ad Oxford ma almeno il bon ton istituzionale avrebbe dovuto conservarlo. Imparasse prima a colloquiare con la stampa e poi avrà diritto alla parola, almeno per quanto riguarda Cronache che non può essere accusata di parzialità nei suoi confronti avendo per anni riportato in grande evidenza le iniziative dell’amministrazione che meritavano la giusta pubblicità. Capisco che il suo incubo è diventato il nostro Andrea Pellegrino. Gli chiederò la cortesia di candidarsi alle prossime elezioni con la lista Cronache. Così l’incubo per Benincasa diventerà realtà.
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