Miseria e nobiltà en travesti - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Miseria e nobiltà en travesti

Miseria e nobiltà en travesti

Scarpettiana al Teatro Nuovo nel week-end con la compagnia di Fabio Brescia

Di DAVIDE NAIMOLI

Questa sera alle ore 21.00 e domenica 15 gennaio alle ore 18.30 al Teatro Nuovo di Salerno va in scena la commedia “Tanta miseria e poca nobiltà”, scritta, diretta e interpretata dal noto attore Fabio Brescia. La vicenda è ambientata ai giorni nostri in un popolare quartiere di Napoli, a ridosso di piazza Dante. I protagonisti dello spettacolo Pasquale e Felice, sono rispettivamente un gommista e un idraulico e quali caduti in miseria a causa della crisi, decidono di condividere un basso napoletano. La storia è quella classica di “Miseria e nobiltà” ma i personaggi parlano un linguaggio un po’ più moderno di quello che scrisse Scarpetta, il tutto cucinato in una grande salsa (chiaramente a pummarò) dove nuotare liberi dai lacci di una comprensione complicata, felici di assaporare e sorridere, stare dentro un processo, senza ingabbiamenti né fraintendimenti di senso, vivere la scena, partecipare, corpo e mente, a quell’azione che si scioglie come burro, a quei gesti antichi e al tempo stesso rimessi in discussione, senza per questo scadere nel trash (troppo semplice e ruffiano). Un’altra particolarità è che il regista Fabio Brescia ha scelto di mettere in scena solo attori uomini ispirandosi alla compagnia dei Legnanese piuttosto che al teatro elisabettiano. La comicità è la regina di questo spettacolo, ma attenzione, mettendo in scena solo attori uomini che faranno quindi anche i ruoli femminili, non si vuole proporre al pubblico una parodia, ma una verità seppur da un punto di vista diverso. Nel casting spiccano anche i nome di Mattia Grillo, Ciro Sorrentino e Rosario Ippolito. Fabio Brescia, di gran lunga l’interprete di maggiore rinomanza che questa sera si esibirà sul palcoscenico del teatro salernitano, può vantare un curriculum di tutto rispetto e una consolidata esperienza che gli guadagnano la convinta fidelizzazione di un pubblico vasto, competente ed eterogeneo. Brescia infatti, dopo gli esordi sotto la sapiente direzione di Luigi Di Martino al Sannazzaro di Napoli, frangente in cui ha potuto contare sull’arricchente affiancamento di mostri sacri del teatro partenopeo, quali Enzo Cannavale e Luisa Conte, è salito sul podio in diverse kermesse di settore, aggiudicandosi premi di grande prestigio. Nella sua bacheca spiccano infatti il primo premio “Ascea”, quale miglior attore comico e il secondo posto al “Massimo Troisi”.