di Andrea Pellegrino
I malumori a Palazzo di Città sono sempre di più. Vincenzo Napoli resta sulle spine, osserva ed incassa. Per ora l’unica contromisura adottata è il congelamento di tutte le nomine. Come l’aeroporto e l’Asi, dove i posti sono ambiti da diversi consiglieri comunali di maggioranza. Dai consiglieri, però, pende anche una nuova minaccia (politica) al sindaco e al suo entourage: la costituzione del gruppo misto. Stamattina in commissione statuto e regolamenti l’argomento approderà nuovamente – forse con qualche modifica – per poi passare finalmente all’esame dell’aula, quindi il 28 dicembre. Tra l’altro i consiglieri non solo potranno confluire nel gruppo misto ma potranno portare anche sigle di partito in aula. Come ad esempio, il Partito democratico, non contemplato tra i simboli a Palazzo di Città. Oggi a serrare le fila è atteso Piero De Luca che poi in serata insieme al papà Vincenzo è ospite della festa granata al “Non ti pago”. De Luca jr dovrebbe rassicurare i consiglieri e suoi collaboratori soprattutto sulle strategie politiche nazionali, dopo la chiusura con l’area renziana a seguito della valanga di no incassati al referendum in provincia di Salerno e nella stessa città capoluogo. Ma si cercherà anche di stringere intorno ad Enzo Napoli, cercando di stanare i franchi tiratori. Per ora qualche sospetto c’è e riguarda soprattutto qualche dissidente di maggioranza. Inoltre dal vertice di maggioranza pre-accettazione di candidatura emergono ulteriori particolari, come i voti contrari all’unica candidatura di Napoli alle Provinciali, espressi da Ermanno Guerra e da Sara Petrone, quest’ultima poi indicata come presentatrice della lista democrat, insieme a Nico Mazzeo. La lista degli aspiranti consiglieri provinciali tra Progressisti, Campania Libera e Salerno per i Giovani, era abbastanza lunga. Al punto da pensare che qualcuno di loro, alla fine, tradirà. Così come è stato per l’elezione del presidente del Consiglio comunale all’epoca dell’insediamento della consiliatura Napoli. Fino all’8 gennaio, dunque, le diplomazie dovranno lavorare per non creare fibrillazioni a Palazzo di Città. Tutto dovrà filare liscio ed occorrerà, soprattutto, evitare invasioni di campo di altri candidati alle provinciali pronti a conquistare l’ambito voto dei consiglieri salernitani. Infine si dice che Nello Fiore, consigliere regionale di Campania Libera, abbia collaborato alla stesura della lista “Cittadini per la Provincia di Salerno”. Dunque non è scontato che il gruppo di riferimento in consiglio comunale, a partire dal figlio Antonio, segua le indicazioni di Napoli.